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Batterie auto: il Parlamento europeo approva la nuova normativa
Il Parlamento dell’Ue approva quasi all’unanimità la nuova normativa sulle batterie auto (e non solo), dopo l’accordo trovato col Consiglio.
Quasi con voto unanime, il Parlamento Europeo approva le nuove disposizioni normative inerenti alla progettazione, produzione e riciclo delle batterie auto (e non solo) commercializzate lungo il Vecchio Continente. Scendendo nel dettaglio, 587 membri dell’organo comunitario hanno dato il proprio assenso, con nove contrari e 20 astenuti. Così facendo, trovano applicazione i termini definiti lo scorso dicembre con il Consiglio Ue circa gli accumulatori, diretti a renderli “più sostenibili, circolari e sicuri”. Adesso la palla passa al Consiglio, che avrà il compito di approvare, in veste formale, il testo, prima della sua entrata in vigore (previa pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Ue).
Si tratta di una mossa di importanza capitale nel settore dell’automotive, dato il crescente interesse nei confronti delle bev. Che dal 2035 in poi saranno, allo stato attuale, l’unica tecnologia di alimentazione disponibile, insieme agli e-Fuel, reclamati a gran voce della Germania. Sebbene l’Italia ci abbia provato a lungo, i biocarburanti non hanno ricevuto l’ok, nonostante si trovino in uno stadio più avanzato.
La normativa non fa riferimento esclusivamente al settore delle quattro ruote, ma senz’altro avrà un deciso impatto sulle produzioni future. In linea con i progressi compiuti sul versante tecnologico e le prospettive della mobilità del domani, le parti hanno perseguito vari obiettivi, tra cui favorire il processo di transizione ecologica, promuovere lo sviluppo di un business competitivo e ridurre il relativo impatto ambientale nel corso dell’intero ciclo di vita, dall’approvvigionamento dei componenti fino al riciclo e riutilizzo.
A step graduali
I target prefissati verranno raggiunti attraverso una serie di step graduali, a partire dal prossimo anno. Gli operatori chiamati in causa avranno l’onere di osservare degli specifici requisiti a livello di “impronta di carbonio, contenuto riciclato, prestazioni e durata”. In virtù del piano, i mezzi commerciali leggeri dovranno essere, ad esempio, accompagnati da un passaporto digitale.
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