Autostrade, limiti di velocità: l’Europa cambia, e l’Italia?

I limiti di velocità delle autostrade d’Europa cambieranno. O per meglio dire, sono già cambiati. Ma per l’Italia?

Gli aumenti relativi alle autostrade non sono l’unica sfaccettatura che vale la pena approfondire. C’è anche la questione relativa ai limiti di velocità. Questione che, mentre per l’Europa è quasi del tutto cambiata, per l’Italia comporterà ancora un po’ di attesa.

Molti Paesi hanno introdotto dei limiti che, dalla popolazione in questione, sono stati spesso giudicati come eccessivi. Non in quanto stringenti, ma probabilmente in quanto troppo permissivi.

Ecco il caso dell’Olanda

In questa situazione riguardante i limiti autostradali, l’esempio dell’Olanda risulta essere particolarmente emblematico. Il contesto olandese suggerisce come al suo interno ci siano 18 milioni di abitanti e 10 milioni di auto circolanti sul traffico.

Il limite di velocità imposto dal governo olandese ha portato a 30 chilometri orari in più, portandolo così ad un massimo di 130 chilometri orari. Si tratta di una mozione che, oltre ad essere di interesse per la popolazione, ha anche una forte matrice politica.

Infatti, l’attuale governo del centro-destra in carica dalla scorsa estate del 2024 ha promosso fin dal suo approdo le auto. Così, il traffico stradale sarebbe molto più scorrevole (apparentemente), visto e considerato che la manica si è allargata parecchio.

Quali altri Paesi si sono espressi?

Ecco i Paesi che si sono espressi in merito ai limiti di velocità sulle autostrade:

• Polonia (140 km/h)
• Repubblica Ceca (150 km/h)
• Bulgaria (140 km/h)

In Italia il limite attuale è di 150 chilometri orari, ma solo in linea teorica. Nessun gestore dei principali sistemi autostradali italiani si è mai occupato di adottare questo limite, portando così a numerosi contenziosi tra gli automobilisti e le società coinvolte.

In futuro, visto quanto scritto sopra, anche il Paese nostrano potrebbe tuttavia adeguarsi alla media degli altri governi presi in esame.

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