Auto benzina e diesel, Salvini: “referendum per scongiurare stop”

La scelta dell’UE di mettere un bando alle auto benzina e diesel non riscuote il gradimento di Matteo Salvini, che punta al referendum.

Quando le elezioni politiche (previste per il 25 settembre) sono ormai dietro l’angolo, i vari capigruppo dei partiti danno fondo alle ultime energie per ottenere i tanto ambiti voti. Tra gli argomenti di maggiore dibattito c’è pure la mobilità, sulla quale è intervenuto nelle scorse ore Matteo Salvini. Il leader leghista ha criticato la decisione dell’Unione Europa di mettere al bando dal 2035 le auto benzina e diesel, illustrando una specifica proposta. 

Secondo Matteo Salvini il provvedimento delle istituzioni comunitarie è un grave errore. Perché danneggia sia i consumatori sia gli addetti ai lavori. Da qui i danni sul piano dell’occupazione, inerenti pure all’indotto. Il numero uno del Carroccio pensa dunque a indire un referendum per bloccare la scelta assunta dall’UE.

Un intervento per non lasciare campo libero alla Cina

Mandare gli italiani al voto crede sia la soluzione migliore su una questione essenziale a livello economico: “Alcuni lavoratori me l’hanno proposto ieri sera e io lo rilancio. Visto che i geni di Europa hanno approvato una norma che mette fuori legge le auto a benzina e diesel dal 2035, io dico che se vinciamo faremo un referendum per bloccare questa follia e per evitare di distruggere l’industria italiana – ha dichiarato durante un comizio a Rivoli, in Piemonte –. È giusto che siano gli italiani a decidere e non burocrati e parlamentari a Bruxelles. Via democratica è un referendum”. 

Agire in tempi stretti sarebbe essenziale secondo l’onorevole, così da non lasciare campo libero alla Cina: “Un referendum per dire sì o no alla Cina – ha concluso -. Questa è la capitale mondiale dell’auto: perché bisogna andare in giro con le auto elettriche fatte in Cina, con la prospettiva che i cinesi comprino le nostre fabbriche e i nostri concessionari”.