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Ansia da colonnina: il nuovo nemico dell’auto elettrica
Manca un’infrastruttura capillare e veloce per le vetture elettriche. Ecco come le case auto stanno affrontando il problema.
Se in passato si parlava di ansia da autonomia o ansia da ricarica, oggi la principale preoccupazione degli automobilisti che guidano un’auto elettrica è la disponibilità delle colonnine. Una volta superato il timore di gestire l’autonomia e il tempo di ricarica, il vero problema diventa trovare una stazione di ricarica funzionante e accessibile.
La difficoltà nell’individuare punti di ricarica affidabili è emersa in diversi studi condotti in Europa e Stati Uniti. Secondo una ricerca condotta da Shell nel 2024, 6 automobilisti su 10 sarebbero disposti a percorrere più strada pur di migliorare la propria esperienza di ricarica. Le case automobilistiche stanno quindi lavorando per rendere questo processo meno stressante e più efficiente.
Più colonnine e più trasparenza: la risposta dei costruttori
Per migliorare l’accessibilità alla ricarica, le case automobilistiche stanno investendo su più fronti. Uno degli aspetti chiave è l’interoperabilità, ovvero la possibilità per gli automobilisti di accedere a più reti di ricarica senza vincoli specifici. Accordi con diversi gestori di infrastrutture permettono di ampliare l’offerta e garantire una maggiore flessibilità ai clienti.
Un altro elemento fondamentale è la trasparenza delle tariffe. Alcuni marchi stanno già adottando soluzioni per aiutare gli utenti a orientarsi tra i costi delle ricariche. Mercedes, per esempio, con la sua app “me Charge”, offre l’accesso a oltre 2 milioni di punti di ricarica in tutto il mondo, mostrando in tempo reale prezzi, disponibilità e servizi nelle vicinanze. Inoltre, propone piani tariffari personalizzati, permettendo agli utenti di scegliere l’opzione più conveniente in base alle proprie esigenze di utilizzo.
Il vero problema: servono più colonnine ultrarapide
Oltre a migliorare l’esperienza utente, molte case automobilistiche stanno collaborando con aziende specializzate per ottimizzare il servizio di ricarica. MINI, ad esempio, ha stretto una partnership con Parkopedia, un sistema già utilizzato da Volvo, Toyota, Peugeot, Ford e Land Rover, che consente di visualizzare sul display dell’auto informazioni dettagliate sulle stazioni di ricarica. Gli automobilisti possono accedere a recensioni, foto degli stalli e dettagli tecnici aggiornati sulle colonnine.
Tuttavia, un rapporto pubblicato a fine 2024 dall’Osservatorio sui combustibili alternativi della Commissione europea ha evidenziato che il principale problema rimane la scarsa diffusione delle colonnine ultrarapide. Senza un’infrastruttura più capillare ed efficiente, l’ansia da colonnina continuerà a rappresentare un ostacolo alla diffusione delle auto elettriche. Non a caso, sempre più costruttori stanno seguendo il modello Tesla, che con la sua rete di Supercharger, la più grande al mondo, ha dimostrato che una rete affidabile e ben distribuita può fare la differenza. Tesla ha poi aperto la sua rete ad altri marchi, trasformandola in una fonte di guadagno strategica.
Se il settore vuole davvero ridurre l’ansia da colonnina, dovrà investire su una rete di ricarica capillare e veloce, facilitando l’accesso ai punti di ricarica e garantendo maggiore trasparenza nei costi e nei servizi offerti.
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