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Abarth potrebbe ritornare sui suoi passi: tornano i motori a benzina? Ecco cosa sappiamo

Dopo mesi di vendite in calo, dopo aver battuto ogni record negativo con la 600e, forse in Stellantis hanno capito che è ora di cambiare registro.
Dopo una lunga attesa e numerose speculazioni, sembra che Abarth potrebbe tornare sui suoi passi e reintrodurre motori a benzina nella sua gamma, dando nuova speranza agli appassionati dello Scorpione. L’annuncio è arrivato direttamente da Olivier François, amministratore delegato di FIAT, durante la presentazione della Grande Panda ibrida.
Sebbene non ci siano conferme ufficiali e le valutazioni siano ancora in fase preliminare, questo accenno di possibilità ha sollevato un’ondata di entusiasmo tra i fan del marchio, che non hanno mai del tutto accettato il passaggio completo all’elettrico. Del resto i due ultimi modelli Abarth, 500 e 600, si sono dimostrati un flop dal punto di vista commerciale, con la seconda che ha battuto ogni record negativo, totalizzando a gennaio una sola vettura venduta in tutta Europa.
Il ritorno del 1.2 turbobenzina?
Attualmente, la gamma Abarth è composta da due modelli totalmente elettrici: la 500 e la 600, con potenze che variano dai 155 ai 281 CV e prezzi che partono da 37.950 euro per la 500 e da 42.950 euro per la 600. Tuttavia, c’è una forte probabilità che Abarth possa reintrodurre motori turbobenzina 1.2 elettrificati, con potenze che potrebbero arrivare fino a 145 CV per le versioni stradali e fino a 212 CV per la versione da corsa non elettrificata, montata sulla Lancia Ypsilon HF Rally 4.
Tuttavia, per rispettare le normative sulle emissioni e il rumore, il motore potrebbe essere depotenziato per le versioni stradali. Se Abarth decidesse di fare un ritorno ai motori benzina, l’ipotesi più plausibile è un’evoluzione del 1.2 Hybrid, per offrire prestazioni più elevate, ma comunque mantenendo l’ibrido come scelta preferita.
Abarth Topolino: un futuro possibile?
François ha anche accennato a un possibile impiego del marchio Abarth su una serie di altri modelli, tra cui la Topolino. Sebbene non ci sia nulla di confermato, il manager ha espresso un’opinione positiva riguardo all’idea di applicare il badge dello Scorpione su un’auto che, per essere davvero degna di tale nome, richiederebbe interventi significativi. Tuttavia, visti gli sviluppi nel mercato dell’automobile e la crescente domanda di ibrido, non è escluso che Abarth possa intraprendere questa strada in futuro.
Il ripensamento di Stellantis: l’ibrido prima dell’elettrico?
Il dietrofront di Abarth si inserisce in un contesto più ampio di ripensamento strategico da parte di Stellantis, il gruppo che controlla FIAT e Abarth. Les Echos ha rivelato che Stellantis potrebbe posticipare l’obiettivo di diventare un gruppo completamente elettrico entro il 2030, una decisione che potrebbe essere influenzata dalle difficoltà del mercato europeo. Le vendite di auto elettriche (BEV) stanno rallentando, anche a causa della titubanza di molti consumatori riguardo al cambiamento totale.
Con questo scenario in mente, il gruppo sembra voler puntare maggiormente sull’ibrido piuttosto che sull’elettrico puro, almeno per i prossimi anni. Un cambiamento di rotta che segna una forte discontinuità rispetto agli ambiziosi piani di Carlos Tavares, ex amministratore delegato di Stellantis.
L’obiettivo elettrico non è più una priorità
Secondo fonti interne al gruppo, l’obiettivo di raggiungere il 100% elettrico entro il 2030 non è più considerato prioritario. Una fonte interna ha dichiarato a Les Echos che questa strategia è stata messa in discussione, con il focus che si sposta ora sull’ibrido, un compromesso che risponde meglio alle esigenze di un mercato europeo ancora incerto. John Elkann, presidente di Stellantis, ha recentemente criticato le politiche europee favorevoli solo alle auto a batteria, sottolineando la necessità di una strategia più equilibrata che consideri anche le tecnologie ibride come ponte verso il futuro.
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