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Cos’è e come funziona il servosterzo
Guidare significa anche e soprattutto dover sterzare e la capacita di farlo in maniera agevole dipende molto da un sistema introdotto ormai da anni sulle auto: il servosterzo.
Ma cos’è il servesterzo? Si tratta di un dispositivo che regala un’estrema maneggevolezza in ordine alla modalità di guida di una vettura. II suo obiettivo consiste, infatti, nel ridurre enormemente lo sforzo del conducente costretto a gestire il volante. II servosterzo nasce, tuttavia, come necessita più che come comodità, dal momento che il consistente sviluppo strutturale delle autovetture ha determinato, nel tempo, l’esigenza di agevolare la guida in proporzione alla maggiore fatica che sarebbe derivata dal movimento di automobili sempre più pesanti e massicce.
Come funziona il servosterzo
II funzionamento del servosterzo dipende molto dalle varie tipologie che l’azienda produttrice decide di installare su un determinato veicolo. II servosterzo consente al guidatore di acquisire una percezione del tutto nuova della guida, poiché si rende necessario calibrare i movimenti compiuti sul volante in base alla sensibilità dello stesso. Questa nuovo approccio con l’automobile permette al conducente di spendere meno energia fisica per orientare il movimento delle ruote della vettura e dunque per direzionare l’auto secondo movimenti più fluidi e di minor attrito su strada.
Esistono principalmente due tipi di servosterzo: quello elettrico e quello idraulico. Un terzo sistema, quello EPHS, è nato dal connubio tra i primi due, riesce a combinare le tecnologie elettriche ed idrauliche insieme. Si tratta, infatti, del sistema elettro-idraulico, che unisce vantaggi di un sistema controllato elettronicamente con quelli legati all’efficienza idraulica.
Il servosterzo elettrico
II servosterzo elettrico, anche identificato con l’acfronimo EPS, viene azionato tramite un motorino elettrico la cui gestione è affidata ad una centralina. Quest’ultima riesce a comunicare con il conducente grazie a dei sensori in grado di trasmettere le informazioni relative agli impulsi delle azioni del guidatore. II servosterzo elettrico è il più utilizzato sulla maggior parte delle autovetture, non solo per l’affidabilità e la precisione riscontrate, ma anche perché consente un miglior risparmio energetico, dal momento che la sua azione non incide sulla batteria del veicolo in quanta si alimenta tramite quella prodotta dal motore.
Il servosterzo idraulico
II servosterzo idraulico presenta un funzionamento del tutto differente rispetto a quello elettrico: attraverso i movimento dello sterzo, il distributore dell’olio viene azionato e lo stesso viene condotto, tramite dei tubicini, in un condotto che riesce a far leva sulle ruote mediante questo genere di pressione. Pertanto, il suo funzionamento si basa sul meccanismo della pompa idraulica.
II servosterzo idraulico è utilizzato sui mezzi pesanti, diversamente da quello elettrico che viene montato sulle auto più comuni, poiché riesce a garantire prestazioni migliori, sebbene i consumi siano maggiori rispetto a quelli del servosterzo elettrico.
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