News
Gigafactory del futuro: parte il progetto per un’Europa all’avanguardia. Italia in prima linea
Via libera a GIGAGREEN, il progetto che si prefigge di rendere l’Europa protagonista con le gigafactory del futuro.
Le società operanti nell’industria delle quattro ruote sono attualmente alle prese con la riduzione delle emissioni di anidride carbonica all’interno dell’intero ciclo di vita delle loro vetture. Nel caso degli esemplari elettrici, si stanno adoperando per effettuare processi produttivi davvero sostenibili, anche in merito alla fabbricazione delle batterie all’interno delle gigafactory. E proprio al fine di progettare degli impianti sostenibili, parte il progetto europeo GIGAGREEN con l’Italia protagonista, in quanto l’iniziativa viene diretta dal Politecnico di Torino.
L’attività è finanziata con quasi 4,7 milioni di euro dall’Unione Europea entro i confini di Horizon Europe, il programma quadro per la ricerca e l’innovazione, orientato allo sviluppo di processi produttivi di celle sicure e sostenibili per le batterie agli ioni di litio.
Gli obiettivi e le prospettive
In totale GIGAGREEN avrà una durata di 4 anni e vedrà 16 partner provenienti da 8 diversi Paesi del Vecchio Continente, tra cui: ABEE, Alphanov, Arlanxeo, CETIM, Cic Energigune, Inegi Porto, Johnson Matthey, Leclanche, Manz Italy, Nanomakers, Sintef, Solvionic, Sustainable Innovations, Università di Parma, Università Politecnica di Valencia. Il proposito è quello di giungere alla realizzazione della gigafactory sostenibile del domani, creando un sistema all’avanguardia nel panorama internazionale.
Nello specifico, i partner coopereranno per “sviluppare e scalare nuovi processi di produzione di elettrodi e componenti di celle che seguono un approccio Design to Manufacture basato sui dati per raggiungere gli obiettivi prefissati di ottimizzazione della flessibilità delle fabbriche, scalabilità dei processi e sostenibilità complessiva delle linee di produzione“.
Stando ai responsabili, i risultati che emergeranno dal progetto GIGAGREEN, applicabili dopo il 2026, “contribuiranno a una transizione graduale tra gli attuali metodi di lavorazione, ottimizzati da approcci per tentativi e non pronti per una produzione di massa flessibile, e la fabbrica di celle agli ioni di litio del futuro, basata su tecnologie più ecologiche, più economiche, più sicure, migliori, più pulite, digitalizzate e flessibili“.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM