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Stellantis, Tavares: “Prezzi delle auto destinati ad aumentare”
L’ad del gruppo Stellantis, Carlos Tavares, ha espresso la propria posizione in merito al continuo rincaro dei prezzi delle auto.
Carlos Tavares lancia l’ennesimo allarme sui prezzi delle auto in perenne crescita. Durante una sessione di domande e risposte con i giornalisti statunitensi, il Chief Executive Officer di Stellantis ha ribadito le proprie preoccupazioni sul rincaro dei listini senza soluzione di continuità, che sta spingendo una fetta significativa di potenziali clienti fuori dal mercato. I motivi sono diversi, ma l’ad ha citato le carenze di componentistica e le pressioni inflazionistiche – legate anche, se non principalmente, alle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina – sulle quotazioni delle materie prime.
Sta, pertanto, avendo luogo un incremento dei costi inarrestabile e difficile da sostenere per le Case: “Sono molto preoccupato per l’effetto sull’accessibilità dei veicoli. È una questione che, con le crescenti pressioni inflazionistiche, si sta trasformando in qualcosa di molto più che problematico”.
Carlos Tavares ha delineato le diverse ragioni alla base del rincaro. La carenza di microchip ha, per esempio, portato a frequenti tagli produttivi e, dunque, una scarsa disponibilità di prodotto presso i punti vendita e l’impossibilità per questi ultimi di far fronte alla domanda degli acquirenti. Inoltre, i costi per le materie prime sono aumentati e, in concomitanza con l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo, è avvenuta una netta accelerazione al rialzo.
Elettrico: imprescindibile razionalizzare le spese
La questione dei costi tocca da vicino il comparto elettrico. L’amministratore delegato del gruppo italo francese ha confermato la sua idea sulle auto alla spina, destinate ad avere prezzi di gran lunga superiori a quelle dei veicoli endotermici, perlomeno nel medio-breve termine, e sul bisogno di razionalizzare rapidamente le spese, onde evitare di trasferire tutto ciò sugli acquirenti. In caso contrario, “le classi medie non sarebbero in grado di compare auto nuove”, ha evidenziato.
“Potrebbe non piacere il fatto che siamo troppo franchi o troppo trasparenti, ma, in un certo senso, i fornitori dovrebbero esprimere una certa gratitudine per il fatto che stiamo dando la sveglia abbastanza presto affinché possano prepararsi”, ha concluso.
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