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Audi, Duesmann apre agli e-Fuel: “importanti soprattutto per le attuali endotermiche”
L’amministratore delegato del marchio Audi, Markus Duesmann, apre ai carburanti sintetici nel corso dei prossimi anni.
Sugli e-Fuel si sentono pareri discordanti, anche in Germania, lo Stato che, lo ricordiamo, è stato il suo principale promotore con l’Unione Europea, la quale ha, infine, concesso la deroga per il post 2035. Mentre Ola Källenius, il numero uno di Mercedes-Benz, ha spiegato di nutrirvi poco interesse, preferendo puntare direttamente sulle elettriche, di avviso contrario è la massima autorità di riferimento del marchio Audi.
Quella dei carburanti sintetici viene tenuta in alta considerazione da Markus Duesmann, favorevole al loro impiego nel portafoglio prodotti futuro: “Gli e-Fuel hanno un ruolo importante da svolgere, in particolare per rendere carbon neutral l’attuale parco circolante di veicoli endotermici“, ha dichiarato alla Better Future Conference. “All’interno del Gruppo Volkswagen, l’attuale impianto pilota della Porsche in Cile sta dimostrando che questa tecnologia funziona davvero”.
Insomma, la Casa di Ingolstadt pare interessata a eseguire le sperimentazioni sugli e-Fuel. Già prima di lei il gruppo BMW ha deciso di ricorrervi, nella sperimentazione coi camion, avviata in chiusura del 2022 e da poco intensificata.
Piani confermati
L’occasione è stata propizia per confermare i piani del Costruttore dei Quattro Anelli. Ai microfoni Duesmann ha porre in atto una strategia focalizzata su “un’eliminazione graduale dei propulsori a combustione interna entro il 2033″. Tuttavia, sollecita le istituzioni a favorire il processo di transizione, la quale “comporta investimenti significativi nei nostri prodotti, impianti e catene di fornitura. Pertanto, abbiamo bisogno di chiarezza sulla tecnologia, sia per la nostra azienda che per i nostri clienti, che vogliono sapere se stanno utilizzando il sistema di propulsione giusto quando acquistano un’auto”.
Le stesse idee serbate in merito ai Paesi attivi nel passaggio verso forme di mobilità meno impattanti sull’ecosistema . Stando a Duesmann, “gli Stati Uniti stanno creando un grande impatto con l’Inflation Reduction Act. Vorrei che l’Europa mostrasse la stessa chiarezza nella sua politica industriale”.
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