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Unione Europea, accordo trovato: stop endotermiche ma spiraglio aperto per gli e-fuel
I membri dell’Unione Europea hanno trovato l’intesa sullo stop delle endotermiche, ma non sbarrano la porta agli e-fuel.
Tra i vari membri dell’Unione Europea è stato raggiunto un accordo sul bando dei veicoli a combustione interna per il 2035. Ad annunciarlo la Repubblica Ceca, titolare della presidenza semestrale, nella tarda serata di ieri, giovedì 27 ottobre.
L’intesa raggiunta ha carattere politico e provvisorio poiché, ai sensi dei regolamenti sul funzionamento dell’Unione Europea, tutto deve passare attraverso l’adozione formale del Consiglio e del Parlamento europei. I termini rimangono analoghi a quelli già pattuiti in precedenza.
Le riduzioni delle emissioni di anidride carbonica subiscono un taglio del 55 per cento per i mezzi nuovi e del 50 per cento per i furgoni entro la fine del decennio (rispetto ai livelli del 2021) e l’azzeramento totale entro il 2035. Inoltre, sarà valido fino al 2030 il meccanismo di incentivazione Slev: se una Casa ottempera a precisi requisiti per la vendita di esemplari a basse e zero emissioni, è ricompensabile con obiettivi meno severi. Tuttavia, è stato stabilito di aumentare il benchmark al 25 per cento per le auto e al 17 per cento per i furgoni.
Possibile adozione dei carburanti alternativi
Inoltre, il Trilogo ha accettato di includere una delle proposte dell’Europarlamento attinente ai carburanti alternativi: “Previa consultazione con le parti interessate, la Commissione presenterà una proposta per la registrazione dei veicoli che funzionano esclusivamente con carburanti neutrali in termini di CO2 dopo il 2035 in conformità con il diritto dell’Ue, al di fuori del campo di applicazione delle norme sulle flotte e nel rispetto dell’obiettivo di neutralità climatica”.
Pollice alto, poi, per un’altra proposta sostenuta dagli attori della filiera. Difatti, è prevista una “clausola di revisione“, vale a dire uno step intermedio verso la deadline del 2035: nel 2026 la Commissione avrà il compito di stabilire i progressi del percorso di raggiungimento dei target fissati e, in caso, di rivederli “tenendo conto degli sviluppi tecnologici, anche per quanto riguarda le tecnologie ibride plug-in e l’importanza di una transizione fattibile e socialmente equa verso le emissioni zero”.
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