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Toto Wolff su Kimi Antonelli: “Bisogna dare tempo ai giovani”

Il team principal della Mercedes si coccola il giovane talento italiano, fresco di maturità. Dopo l’esame sui banchi di scuola, si torna presto in pista.
Andrea Kimi Antonelli, giovane promessa della Formula 1, ha appena superato gli esami di maturità e ora si prepara a concentrarsi completamente sulla sua carriera nel massimo campionato automobilistico. La sua ascesa verso la F1 è stata rapida, ma il suo mentore, Toto Wolff, sa che il giovane pilota ha bisogno di tempo per adattarsi alla competizione di altissimo livello e lasciare il segno. Come sottolineato dallo stesso Wolff, si prevede che il percorso di Antonelli richieda un programma di tre anni per affinare il suo talento e competere al massimo delle sue capacità contro piloti più esperti e veloci.
Il talento precoce e la scalata verso la F1
Antonelli è stato scelto da Mercedes per il suo programma giovani già a 11 anni, un’età in cui il talento inizia a emergere nei piloti di kart a livello internazionale. Wolff ricorda che il talento è qualcosa che si riconosce già intorno ai 10 anni, quando i ragazzi iniziano a competere con i kart. Kimi è stato subito notato per la sua competitività, vincendo campionati anche contro avversari più grandi. Questa attitudine vincente e la sua precoce competitività sono segni evidenti del suo potenziale, come testimoniano i successi ottenuti fin dalla giovane età.
Le sfide della F1: gestione delle gomme e esperienza sulle piste
La Formula 1 è un ambiente in cui l’adattamento è cruciale. Wolff ha sottolineato come gestire le gomme sia una delle sfide più difficili per i piloti alle prime armi. Non si tratta solo di velocità, ma di saper guidare in modo tale da mantenere le gomme in vita durante tutta la gara senza comprometterne le performance. Questo è un aspetto che Antonelli, come tutti i rookies, deve ancora perfezionare.
Wolff porta ad esempio Oscar Piastri, che ha impiegato un anno e mezzo per raggiungere il livello di Lando Norris. La gestione delle gomme è una competenza che si acquisisce con l’esperienza e Antonelli, pur avendo una grande velocità, dovrà perfezionare questa parte cruciale del suo repertorio per raggiungere la piena maturità in F1.

Il limite delle piste sconosciute
Oltre alla gestione delle gomme, Antonelli deve affrontare la sfida di imparare a conoscere tutte le piste del campionato. In alcune gare, come quella di Montréal, Kimi si è trovato a correre su circuiti mai affrontati prima, un svantaggio iniziale che ha dovuto colmare velocemente. Tuttavia, la Mercedes si è rivelata una macchina competitiva, e Antonelli è riuscito a ottenere prestazioni brillanti, come la pole position nella Sprint di Miami. Nonostante ciò, Wolff non ha fretta di forzare il processo. La Mercedes sa che affinare un pilota richiede tempo, e Antonelli, pur con i suoi limiti attuali, ha dimostrato di possedere il talento per essere un futuro campione.
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