Sport
Ken Block è morto: fatale un incidente in motoslitta
Si è spento all’età di 55 anni Ken Block, pilota, youtuber e imprenditore noto in tutto il mondo: l’incidente non gli ha lasciato scampo.
È morto Ken Block. Il pilota e youtuber americano ha perso la vita dopo un brutto incidente in motoslitta riportato nello Utah. Stando alle ricostruzioni della stampa locale, il mezzo da egli guidato si è ribaltato, finendo per schiacchiarlo. L’episodio è accaduto alle ore 14 locali presso la contea di Wasatch. I medici sono subito intervenuti, ma non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Il cinquantacinquenne lascia una moglie e tre figli.
Aveva sdoganato il drifting e lo stunt
Nel corso della seconda parte di carriera, Ken Block si è trasformato in una star del web, pubblicando spettacolari video di drifting e stunt automobilistiche. Grazie al suo contributo, un genere fino a quel punto di nicchia ha catturato l’interesse del pubblico generalista, che aveva poco o nessun interesse per il motorsport.
La poliedricità di Ken Block lo ha spinto pure a intraprendere l’attività di imprenditore, con eccellenti risultati. Una volta fondato DC Shoes nel 1994, e averlo venduta alla Quiksilver un decennio dopo, lo stuntman ha spopolato attraverso la famosissima serie Gymkhana. Il primo episodio, rilasciato nel 2008, si rivelò subito un successo e da lì non smise mai di crescere di notorietà.
Così diversi Costruttori automobilistici hanno cercato di accostare il loro brand al nome di Ken Block, dalla partner di lunga data Ford all’Audi, l’ultima in ordine cronologico. In esclusiva per lui, la Casa dei Quattro Anelli sviluppò la S1 e-tron quattro Hoonitron, un’elettrica dalle prestazioni supersoniche, protagonista dell’ultima puntata della serie, Electrikhana, girata a Las Vegas. L’atto finale è stato caricato in rete un paio mesi fa.
A seguito della tragica scomparsa, la pagina Instagram di Hoonigan, non un “semplice” marchio di abbigliamento bensì espressione dello stile di vita ruotante attorno a Block, lo omaggia così: “Ken era un visionario, un pioniere e un’icona. E, più importante ancora, un padre e un marito”.
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