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Montoya boccia Leclerc: “La monoposto 2026 dovrà essere disegnata più per Lewis”
La Ferrari deve trovare una strada per lo sviluppo della SF-25. Vediamo l’opinione di Juan Pablo Montoya sul dualismo interno al team.
La Ferrari si trova a un bivio, con il futuro della sua squadra di Formula 1 che potrebbe dipendere dalla scelta di puntare su Lewis Hamilton o di continuare con Charles Leclerc come pilota di riferimento. Juan Pablo Montoya, ex pilota di Formula 1, ha recentemente espresso la sua opinione sul dualismo interno alla scuderia di Maranello, suggerendo che la Ferrari dovrebbe concentrarsi maggiormente su Hamilton, nonostante il giovane monegasco stia ottenendo risultati migliori del suo collega di scuderia.
L’opinione di Montoya: puntare su Hamilton per il futuro della Ferrari
Nel suo podcast MontoyAS, Montoya ha affermato che, se la Ferrari vuole tornare a vincere il titolo mondiale, dovrebbe progettare una macchina più adatta a Lewis Hamilton, il quale, secondo l’ex pilota colombiano, ha l’esperienza necessaria per sviluppare una vettura vincente. Montoya non ha usato mezzi termini: “Se la Ferrari continuerà a progettare le vetture seguendo le preferenze di Leclerc, è probabile che la squadra possa vincere una o due gare all’anno, ma non il campionato“. Al contrario, sotto la guida di Hamilton, quando la vettura è competitiva, il campione britannico ha la capacità di indirizzare rapidamente lo sviluppo della macchina, migliorandola in tempi brevi. “Leclerc può vincere occasionalmente, ma Hamilton è più determinante per il titolo”, ha detto Montoya.
Leclerc e la frustrazione di una stagione complicata
Il team principal Ferrari, Frederic Vasseur, ha recentemente riconosciuto che Leclerc sta affrontando una stagione difficile, ma ha sottolineato che si tratta di una parte naturale del percorso in Formula 1. Leclerc ha dimostrato una grande competitività, ma come mostrato nel Gran Premio di Monaco, i dettagli possono fare la differenza tra una vittoria e una performance deludente.
Il team sta lavorando duramente per migliorare la macchina, e Vasseur ha sottolineato che i piloti come Leclerc e Hamilton devono essere pazienti, poiché sono proprio i momenti difficili che aiutano la squadra a diventare più forte. Nonostante le difficoltà, la collaborazione tra i due piloti e il team è definita come buona, con l’obiettivo di continuare a lavorare insieme per superare le sfide.
Hamilton e il suo adattamento alla Ferrari
Hamilton, che ha cambiato squadra dopo anni in Mercedes, ha mostrato segni di frustrazione, ma è comprensibile, secondo Vasseur. Cambiare squadra in Formula 1 non è mai facile, e adattarsi a una nuova macchina e a un nuovo ambiente richiede tempo. “È normale che ci siano delle difficoltà quando si cambia squadra, soprattutto per un pilota del calibro di Hamilton. I dettagli fanno la differenza tra essere competitivi e non esserlo, ma la Ferrari ha bisogno di tempo per sviluppare la macchina”, ha spiegato Vasseur. Nonostante le difficoltà iniziali, Hamilton è ancora visto come una risorsa fondamentale per la squadra. La Ferrari si aspetta che, con il tempo, il campione britannico possa trovare la sua forma ideale, portando l’auto a livelli più alti.
La Ferrari deve davvero puntare su Hamilton?
La Ferrari si trova di fronte a una scelta strategica importante: puntare su Hamilton per lo sviluppo della macchina, sfruttando la sua esperienza per cercare di vincere il campionato, oppure continuare a supportare Leclerc, che, pur giovane, ha mostrato potenzialità straordinarie. La decisione potrebbe fare la differenza tra una Ferrari competitiva in futuro e una che rimane un passo indietro rispetto alle altre scuderie di punta. Il dualismo interno al box di Maranello potrebbe determinare il futuro della Ferrari, che ha bisogno di trovare l’equilibrio giusto per tornare a lottare per il titolo mondiale.
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