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Formula 1: quanti chili perdono i piloti durante un Gran Premio?

Le gare mettono a dura prova i piloti. Scopriamo come gestiscono alimentazione, idratazione e allenamento per mantenere la performance.
La Formula 1 non è solo una sfida di velocità e strategia, ma anche una prova di resistenza fisica estrema. I piloti affrontano temperature elevate, forze G e un battito cardiaco costantemente alto, portando a una notevole perdita di peso durante ogni Gran Premio.
Ma quanti chili perdono realmente e come si preparano per affrontare queste condizioni? E quali sono i Gran premi che mettono a più dura prova la resistenza dei piloti? Scopriamolo insieme.
Perché i piloti perdono così tanto peso?
Durante una gara, un pilota di Formula 1 può perdere tra 2 e 4 kg di peso corporeo, principalmente sotto forma di liquidi. Questo accade per diversi motivi:
- Temperature elevate: l’abitacolo può superare i 50°C, specialmente nei circuiti caldi come Singapore o Bahrain.
- Sforzo fisico intenso: le forze G nelle curve e in frenata mettono sotto pressione il corpo e richiedono una grande resistenza muscolare.
- Indumenti protettivi: garantiscono sicurezza, ma limitano la dispersione del calore e aumentano la sudorazione.
- Battito cardiaco elevato: può raggiungere tra i 160 e i 200 bpm, consumando grandi quantità di energia.
L’importanza della dieta
Per mantenere energia e resistenza, i piloti seguono diete rigide e personalizzate, basate su:
- Carboidrati complessi (pasta, riso integrale, patate dolci) per un’energia a lungo termine.
- Proteine magre (pollo, pesce, uova) per conservare la massa muscolare.
- Grassi sani (avocado, frutta secca, olio d’oliva) per il benessere generale.
- Vitamine e minerali da verdure, frutta e integratori per il massimo apporto nutritivo.
- Idratazione costante con bevande elettrolitiche e abbondante acqua per compensare la sudorazione.
I team di F1 impiegano nutrizionisti e chef personali per monitorare e adattare le abitudini alimentari dei piloti in base alle condizioni atmosferiche e ai circuiti.
Allenamento e strategie di recupero
I piloti di F1 seguono programmi di allenamento intensi per aumentare resistenza e forza fisica, con:
- Cardio e resistenza: ciclismo e corsa per migliorare la capacità cardiovascolare.
- Allenamenti con pesi: esercizi mirati per collo e braccia per resistere alle forze G.
- Sessioni in sauna: per abituare il corpo alla perdita di liquidi in condizioni di forte calore.
Dopo la gara, la reintegrazione è fondamentale:
- Acqua nelle prime ore post-gara per reidratarsi rapidamente.
- Bevande saline per ristabilire sodio e minerali.
- Cibi ricchi di elettroliti come banane e verdure a foglia verde.
- Riposo adeguato per recuperare lo sforzo fisico della gara.

L’impatto della perdita di peso sulle performance
La disidratazione può compromettere la concentrazione e i riflessi, con un impatto diretto sulla prestazione. Studi dimostrano che una perdita del 2% del peso corporeo può ridurre la capacità mentale e i tempi di reazione, elementi cruciali in uno sport dove ogni millesimo di secondo conta.
I circuiti più impegnativi per i piloti
Alcuni GP sono particolarmente difficili per le condizioni estreme che aumentano la perdita di liquidi:
- GP di Singapore: temperatura oltre i 30°C, umidità superiore all’80%.
- GP del Bahrain: picchi di 40°C, aria secca e disidratazione accelerata.
- GP di Abu Dhabi: gara serale, ma abitacolo rovente per il calore accumulato.
- GP del Messico: altitudine di 2.200 metri, aria rarefatta e maggiore affaticamento.
- GP del Brasile: alta umidità e tracciato fisico con curve e cambi di direzione.
Anche il GP della Malesia, non più in calendario, era famoso per temperature superiori a 35°C e umidità oltre il 75%.
Strategie avanzate per limitare la perdita di peso
I team di F1 adottano soluzioni innovative per contrastare la disidratazione:
- Sistemi di idratazione a bordo: una sacca d’acqua collegata a un tubo per bere in gara (anche se spesso i piloti la evitano per risparmiare peso).
- Galleria del vento per l’abbigliamento: test su tute e caschi per migliorare la ventilazione interna.
- Materiali avanzati: indumenti ignifughi più traspiranti e interni dell’abitacolo progettati per ridurre l’accumulo di calore.
In futuro, la F1 potrebbe introdurre sistemi di idratazione smart, nuovi materiali per le tute, abitacoli più freschi e persino l’intelligenza artificiale per monitorare la disidratazione. Con una perdita di peso fino a 4 kg per gara, la gestione dell’idratazione e del recupero resta una sfida cruciale per la massima performance.
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