Sport
Formula 1: il 16 agosto si vota sulla power unit
Ormai ci siamo. Dopo diciotto mesi di continue trattative, il regolamento sulla power unit di Formula 1 per il 2026 sarà redatto.
Finalmente, dopo un anno e mezzo di trattative, la fumata bianca è ormai dietro l’angolo. Il numero uno della FIA, Mohammed Ben Sulayem, è particolarmente attivo su Twitter in questa settimana. Con i suoi post sta evidenziando come le sue abilità diplomatiche gli stanno consentendo di definire il futuro a breve e a lungo termine della Formula 1.
L’agenda dell’organizzazione prevedeva due grandi questioni da far finalmente venire al pettine durante l’attuale pausa estiva. Da un lato la lotta al porpoising annunciata a giugno in Canada, con conseguente modifiche del regolamento 2023; dall’altra c’è da redigere il regolamento tecnico del nuovo ciclo di motori, atteso al debutto in F1 nel 2026. Sulla svolta del propulsore rimangono vigili due brand del gruppo Volkswagen, nello specifico Audi e Porsche.
Non dovrebbero esserci sorprese
Il cinguettio di Mohammed Ben Sulayem lasciano pensare che tutti i dettagli siano ormai stato definiti. Non dovrebbero esserci sorprese martedì 16 agosto, quando il Consiglio Mondiale del Motorsport (WMSC) voterà per approvare le normative sui nuovi propulsori. I punti principali del testo erano già stati delineati. Il carburante sarà il bioetanolo che in bassa percentuale (10 per cento) è già stato introdotto nel campionato in corso.
Le power unit non avranno la MGU-H, costata in pratica un lustro di investimenti a Honda senza vittorie. La perdita del componente sarà compensata con l’unità elettrica MGU-K, atta a fornire una potenza maggiore, eguagliando quella assicurata dal V6 endotermico di 1600 cc (entrambe genereranno il 50 per cento della potenza complessiva).
Fra una settimana le scuderie debuttanti avranno un bonus, dato il naturale gap di esperienza da colmare nei confronti di chi compete nella F1 turbo-ibrida fin dal principio, ovvero dal 2014. Tradotto: più ore al banco e per i test, ai quali Red Bull si è già interessata, visto l’accordo sottoscritto con Porsche. Nel mentre, esprimono malcontento Ferrari e Mercedes.
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