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F1, René Arnoux attacca la Ferrari: “Un vero disastro”
A Maranello si oscilla tra l’esaltazione per la vittoria a Le Mans e lo scoramento per le mancate prestazioni in F1. L’opinione dell’ex-pilota francese.
La Ferrari sta attraversando una stagione difficile in Formula 1, con un rendimento ben al di sotto delle aspettative e un confronto impietoso con i successi ottenuti nel Mondiale Endurance. Le critiche si concentrano principalmente sulla leadership di Fred Vasseur, accusato di non riuscire a ottenere risultati concreti, nonostante le parole e le promesse. La squadra sembra essere bloccata in un circolo vizioso, dove le scelte tecniche non portano ai risultati desiderati, mentre gli ingaggi di piloti e progettisti di altissimo livello non riescono a portare la svolta tanto attesa.
La Ferrari e il confronto impietoso: la stagione in Formula 1 e l’ombra della 24 Ore di Le Mans
La Formula 1 si prepara a scendere di nuovo in pista questo weekend in Austria, al Red Bull Ring, dopo un periodo di riflessione che segue il Gran Premio del Canada. Quella gara ha segnato, ancora una volta, un momento di difficoltà per la Ferrari, con Charles Leclerc e Lewis Hamilton che non sono mai stati in lotta per la vittoria, chiudendo rispettivamente in quinta e sesta posizione.
A rendere ancora più amaro il confronto, il confronto con il successo ottenuto dalla Ferrari nella 24 Ore di Le Mans, dove il Cavallino Rampante ha conquistato la terza vittoria consecutiva grazie all’equipaggio della vettura #83, segnando un totale di quattro vittorie in altrettante gare nel Mondiale Endurance. Una situazione che, in forte contrasto con la realtà della Formula 1, ha suscitato commenti critici da parte di ex piloti e tecnici del team di Maranello.
Il confronto tra Le Mans e la Formula 1: un risultato imbarazzante
Il confronto tra le performance della Ferrari nelle due categorie è stato inevitabile, ed è stato il punto focale delle critiche. In F1, dopo dieci gare, il team ha ottenuto appena tre podi, mentre in Endurance ha conquistato tutte le vittorie finora disputate. La situazione è stata definita da René Arnoux, ex pilota Ferrari, come un “disastro”, con una critica feroce anche sulla leadership di Fred Vasseur, team principal della scuderia. Arnoux ha sottolineato la contraddizione tra il successo della Ferrari alla 24 Ore di Le Mans, dove il team ha ottenuto un risultato straordinario con un numero relativamente ridotto di persone e risorse, e la performance modesta in Formula 1, dove il team ha un budget e risorse enormemente superiori.
“Siamo di fronte a una cosa strana, quasi imbarazzante,” ha dichiarato Arnoux a Autosprint. “Lo stesso giorno la Ferrari va a Le Mans con trecento persone e sconvolge il mondo, mentre in F1, con 1200 persone e un budget esponenzialmente maggiore, non riesce nemmeno a essere competitiva.” Per Arnoux, questa situazione è un “disastro” che non è certo nuovo, ma che ha radici più profonde. Criticando anche il modo in cui Vasseur ha gestito la situazione, Arnoux ha puntualizzato che la leadership dovrebbe essere giudicata dai risultati concreti e non dalle parole. “Se non ci sono vittorie, almeno dovremmo vedere qualcuno che si prende le responsabilità,” ha aggiunto l’ex pilota.
L’assenza di cambiamenti e il mancato ingaggio di Adrian Newey
Al di là delle critiche al team principal, c’è una riflessione anche sulle scelte tecniche fatte dalla Ferrari. Il team ha ingaggiato Lewis Hamilton, il pilota più vincente nella storia della Formula 1, ma al momento la sua integrazione con la nuova monoposto e con il team sembra essere molto difficile. Inoltre, la Ferrari non è riuscita a trattenere uno dei più brillanti progettisti del mondo, Adrian Newey, che dopo un lungo corteggiamento ha preferito accasarsi alla Aston Martin, rifiutando l’offerta di Maranello.
A questo proposito, Modesto Menabue, ex motorista della Ferrari, ha espresso il suo disappunto con un paragone calcistico: “È come se nel Napoli degli anni ’80 non avessi preso Maradona. Come sarebbero arrivati gli scudetti?”. Menabue ha fatto riferimento alla difficoltà della Ferrari di evolvere tecnicamente, indicando che, nonostante i cambiamenti, il team continua a fare la macchina con gli stessi tecnici, senza riuscire a realizzare un progetto vincente.
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