Sport
F1, Mercedes W14: ecco i motivi del “back in black”
La Mercedes W14 è stata rivelata, la monoposto ritorna alla livrea completamente nera. Ma non per gli stessi motivi di prima.
L’aspetto che più colpisce della nuova Mercedes W14 è sicuramente il fatto che sia tornata alla livrea total black vista negli anni precedenti. Infatti, nel 2020, appoggiando le proteste globali dopo l’omicidio di George Floyd, il team ha deciso di dotare la W11 con una livrea completamente nera a sostegno di Black Lives Matter. Il colore nero è poi stato mantenuto sulla W12 del 2021, prima che lo scorso anno la W13 tornasse ai tradizionali colori argento della Mercedes.
A grande sorpresa pero la W14 è tornata al nero, ma il capo del team Toto Wolff ha rivelato che è la ragione principale per il passaggio al nero è legata alle performance, visto che ogni centesimo limato è di vitale importanza.
Perché è tornato il nero?
Il peso delle vetture di F1 è aumentato negli ultimi anni, con le monoposto del 2023 vincolate ad avere un peso a secco minimo di 798 kg. Alcune squadre lo supereranno ma tutti cercano di limare ogni grammo in più che possono dalla macchina.
Il modo più semplice per farlo è non verniciare l’auto e correre con fibra di carbonio a vista ove possibile. Potrebbero essere risparmiati solo pochi grammi di peso, ma tutto fa brodo quando si tratta di abbassare i tempi sul cronometro.
“L’anno scorso eravamo in sovrappeso e quest’anno abbiamo cercato di capire dove possiamo spremere ogni singolo grammo”, ha spiegato Wolff. “Quindi ora la storia si ripete. Vedrete che l’auto ha alcuni pezzi di carbonio grezzo insieme ad alcuni che sono verniciati di nero opaco. Naturalmente, quando abbiamo cambiato la livrea nel 2020, il principale fattore trainante è stato sostenere le cause della diversità e dell’uguaglianza che ci stanno sempre a cuore. Il colore nero è diventato parte del nostro DNA a quel punto, quindi siamo lieti di tornarci”.
Rimane il DNA della W13
Nel 2022 la W13 ha vinto solo una gara, grazie a George Russell in Brasile, e il team ha lottato con un’auto non competitiva e imprevedibile per la maggior parte della stagione 2022. I problemi però sono stati rapidamente identificati e risolti con “un’enorme quantità di lavoro” richiesta come ha detto il direttore tecnico Mike Elliott.
“L’anno scorso, una volta capito cosa dovevamo fare, ci è voluto un enorme lavoro per andare avanti”, ha spiegato Elliott. “Verso la fine della stagione, si vedevano migliorare le prestazioni e l’inverno è stato un reset. Abbiamo fatto tutte le cose che avremmo voluto fare con la W13 lo scorso anno, ma che non siamo stati in grado di fare a causa dei limiti di risorse o perché il nostro obiettivo era altrove per risolvere altri problemi. Con questa generazione di auto, le prestazioni sono tutte nei dettagli. Quando guardi la W14, vedrai il DNA della W13 ma anche molta evoluzione e miglioramento dei dettagli”, ha aggiunto Elliott.
Le aree su cui Elliott e il suo team di progettazione si sono concentrati variano da un telaio più leggero, sospensioni anteriori riviste e un concetto aerodinamico ottimizzato, tutti mirati a dare a Russell e Lewis Hamilton un bilanciamento migliore della vettura.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM