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Volkswagen, slitta il debutto della ID.5: c’entra ancora il conflitto Russia-Ucraina
Slitta il debutto del suv-coupé Volkswagen ID.5. Dietro alla decisione dell’azienda automobilistica tedesca il conflitto in Ucraina.
La Volkswagen deve correre ai ripari e modificare i piani commerciali precedentemente annunciati al pubblico. Nella fattispecie, il Costruttore automobilistico tedesco non ha avuto altra scelta se non quella di rimandare di un mese il debutto nelle concessionarie della ID.5, per via delle complicazioni sorte in merito alle forniture di sistemi di cablaggio dall’Ucraina.
Secondo le ricostruzioni di vari media nazionali, sulla base di una lettera inviata ai rivenditori, la carenza di componentistica sta pressoché impedendo alla compagnia di Wolfsburg di produrre abbastanza esemplari della suv-coupé a zero emissioni da consegnare alle concessionarie per eventi espositivi o giri di prova. Da qui la decisione di rivedere la tabella di marcia, anche se ciò significherà inevitabilmente scontenterà tutti coloro che attendevano trepidanti la new entry della gamma.
Una scelta obbligata
Anziché agli inizi di aprile, il nuovo modello a batteria approderà nei saloni il 6 maggio prossimo. Previsione che potrebbe ulteriormente cambiare, qualora la già menzionata criticità di carattere logistico dovesse persistere. Il rinvio, giustificato con il proposito di garantire “parità di trattamento” a ciascun partner commerciale, rischia peraltro di condurre l’azienda a posticipare al 2023 l’avvio delle consegne alla clientela. In tal senso, è opportuno sottolineare come con il rinnovato schema di vendita, introdotto dalla Germania proprio con le vetture della famiglia ID, sia Volkswagen a raccogliere direttamente gli ordini.
Al contrario, il concessionario ha puramente una funzione di intermediario o, per l’appunto, di agente di vendita. La ID.5 viene fabbricata presso lo stabilimento Volkswagen di Zwickau, dove le attività produttive, momentaneamente interrotte a causa dei colli di bottiglia nella catena degli approvvigionamenti, riprenderanno a operare la prossima settimana. Comunque, la situazione è da monitorare, anche in correlazione con gli sviluppi del conflitto bellico, che ha già spinto molti attori della filiera ad annullare i loro programmi.
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