Volkswagen Group 2021: diminuiscono le vendite, ma cresce l’utile netto

Nonostante il calo delle vendite per la carenza dei semiconduttori, il Gruppo Volkswagen chiude il 2021 con un utile maggiore.

Il Volkswagen Group manda agli archivi il 2021 con un bilancio decisamente positivo. Difatti, l’utile netto è aumentato del 74,8 per cento a 15,4 miliardo di euro, malgrado una contrazione delle vendite imputabile alla scarsità dei microchip. Un fenomeno che ha coinvolto il mondo intero, in maniera più e meno marcata. Diverse compagnie ne hanno pagato pegno, mentre tante altre sono comunque riuscite a chiudere l’anno con forti segnali di crescita. È il caso del conglomerato tedesco, che ha venduto 8,6 milioni di auto nell’arco degli scorsi dodici mesi, il 6,3 per cento in meno rispetto al 2020 e 2,4 milioni di unità in confronto al 2018. Nonostante i volumi inferiori, le casse societarie ne hanno decretato un chiaro successo.

Difatti, i ricavi delle vendite hanno registrato un incremento del 12 per cento, a 250,2 miliardi, in parte grazie a “prezzi favorevoli” e per i costi ridotti. A tal riguardo, è stato proposto un dividendo a 7,50 euro per azione ordinaria e a 7,56 euro per le privilegiate. Dunque, grazie a una efficace politica di razionalizzazione delle spese e ai prezzi convenienti, si è reso possibile il conseguimento di un obiettivo non poi così scontato.

La previsione per il 2022

Volgendo lo sguardo alle sfide future, la previsione per il 2022 è decisamente positiva. I volumi di vendita dovrebbero registrare un aumento dal 5 al 10 per cento, a dispetto del periodo senz’altro non felice. La carenza dei semiconduttori rappresenta tuttora un motivo di disagio, ciononostante le stime inducono gli azionisti a pensare positivo. A ogni modo, la guidance sarà soggetta a eventuali “sviluppi della guerra in Ucraina e in particolare all’impatto sulle catene di approvvigionamento del gruppo e sull’economia globale”, dichiara Volkswagen Group in un comunicato.

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