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Uno tra i fornitori più rinomati della Germania in bancarotta
Un altro fornitore della filiera automobilistica tedesca dichiara insolvenza. Scopriamo i dettagli della crisi e le sue cause.
Il settore automobilistico tedesco, pilastro dell’economia europea, sta attraversando una fase di forte crisi. Non passa giorno senza che si parli di difficoltà finanziarie o bancarotte che colpiscono aziende della filiera. La pressione crescente dovuta alla transizione verso l’elettrico, ai costi delle materie prime e alle incertezze economiche globali sta mettendo a dura prova anche i fornitori più consolidati.
Questo scenario ha già avuto conseguenze pesanti su alcune regioni tedesche, come il Saarland, dove la chiusura della fabbrica Ford a Saarlouis ha lasciato un vuoto importante sia sul piano industriale sia occupazionale.
Una crisi diffusa tra i fornitori
Tra le aziende della filiera, i fornitori di componenti per motori e trasmissioni sono tra i più colpiti dalla crisi in atto. Queste imprese spesso si trovano in una posizione vulnerabile, dipendendo fortemente dagli ordini delle case automobilistiche e dalle dinamiche del mercato globale.
I tentativi di riorganizzazione o acquisizione, spesso considerati una soluzione, non sempre riescono a salvare le aziende in difficoltà. La pressione sui fornitori è inoltre aggravata dalla necessità di adattarsi rapidamente alla crescente domanda di componenti per veicoli elettrici, con investimenti significativi che mettono a dura prova i bilanci aziendali.
Il fallimento della Voit e il futuro incerto
Tra le ultime vittime di questa crisi c’è la Voit, rinomata azienda tedesca con sede a Sankt Ingbert, che ha recentemente presentato istanza di insolvenza. Il tentativo di cessione al gruppo cinese Chongqing Millison Technologies, che avrebbe dovuto garantire la liquidità necessaria per proseguire le attività, è fallito. Questo ha costretto la dirigenza a ricorrere agli strumenti di protezione previsti dalla legge fallimentare tedesca.
La Voit, che conta circa 2.000 dipendenti, di cui 1.600 in Germania, rifornisce grandi marchi come Audi, BMW, Mercedes, Volkswagen, Ford, Jaguar e Land Rover. Ora il suo futuro è legato a un piano di rilancio da approntare sotto la supervisione della curatela fallimentare nominata dal tribunale di Saarbrücken.
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