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Tesla: quasi mezzo milione di richiami negli Stati Uniti
La Tesla ha appena richiamato quasi 500 mila auto negli Stati Uniti per alcune criticità, in grado di ripercuotersi sulla sicurezza.
La Tesla ha iniziato a richiamare più di 475 mila vetture negli Stati Uniti, poco meno del numero di consegne totali registrate nel corso del 2020. La campagna, una delle più significative dal colosso automobilistico, specializzato nei veicoli elettrici, è stata comunicata il 21 dicembre alla Highway Traffic Safety Administration. A manifestare criticità diverse migliaia di esemplari della berlina Model 3 e dell’ammiraglia Model S. Non la miglior pubblicità per il brand statunitense diretto da Elon Musk. Se negli scorsi giorni vi parlavamo dello straordinario potenziale di Giga Shanghai, capace di realizzare una macchina in meno di un minuto (tra i 38 e i 44 secondi), stavolta le notizie attinenti al Costruttore sono tutto fuorché positive.
Il richiamo coinvolge tutte le Model 3 prodotte tra il 2017 e il 2020. Un gruppo costituito da 356.309 berline. Il difetto? Ebbene, da quanto emerge si è ravvisato un difetto al sistema di cablaggio delle telecamere per la retromarcia. Nello specifico, l’apertura e la chiusura del cofano del bagagliaio rischiano di ledere i cavi. Così, si impedisce il regolare funzionamento della telecamere. Un pericolo non di poco conto, che pone a repentaglio la salute dei conducenti e, in generale, degli utenti della strada. In tale circostanza, la visuale posteriore di chi si trova al volante verrebbe ridotta, da cui il rischio incrementato di sinistri.
Attività di ispezione e riparazione gratuite
Le macchine Tesla necessitanti un intervento saranno sottoposti ad attività di ispezione – ed eventualmente di riparazione – senza nessuno addebito a carico dei consumatori. Il richiamo fa riferimento pure a 119.009 Model S, assemblate dal 2014 al 2021: una pecca riscontrata al fermo del bagagliaio anteriore sarebbe capace di provocare l’apertura inattesa del cofano. Anche qui il brand americano effettuerà i controlli di rito e, qualora ne rilevasse l’esigenza, ricollocherà il fermo per allinearlo al sistema di chiusura. Ufficialmente la campagna di richiamo indetta dalla società partirà il 18 febbraio del 2022 con l’inoltro delle relative notifiche ai proprietari delle auto interessate.
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