Tesla, promessa di Elon Musk: ecco la strategia

Il periodo negativo di Tesla ha portato Elon Musk a fare una solenne promessa, che ha ovviamente delle finalità strategiche.

Il tonfo di Tesla è da ricercare dietro varie motivazioni, dalle prese di posizione politiche del suo proprietario passando per l’impraticabilità attuale del mercato cinese. Questo ha portato lo stesso Musk a fare una solenne promessa al suo pubblico.

Gli azionisti hanno dato il via ad una campagna di vendita delle loro azioni, motivo per cui la loro fiducia va totalmente o quasi riconquistata. Scopriamo dunque in cosa consiste la promessa fatta dall’imprenditore sudafricano.

Ecco la promessa di Musk

La promessa di Musk appare inizialmente semplice ed efficace allo stesso tempo. Il founder ha infatti dichiarato che aumenterà la produzione di auto elettriche negli Stati Uniti nei prossimi due anni. L’obiettivo è dunque quello di raddoppiare lo standard attuale.

Considerando che la produzione attuale è di 700.000 veicoli all’anno, secondo le previsioni fatte dal numero uno della società la produzione arriverà fino a 1.400.000 veicoli su base annuale. Un numero decisamente esorbitante, e che necessiterà numerosi investimenti.

Oltre a questa notizia potenzialmente positiva, si deve tenere conto del fatto che a breve ci saranno due nuove uscite appartenenti a questo marchio. Ecco tutto ciò che sappiamo a riguardo.

Ecco le novità in arrivo

Tra le novità in arrivo in casa Tesla c’è il Tesla Semi, ovvero un camion elettrico realizzando direttamente dall’azienda. Il calo di produzione nei mezzi da lavoro verrà dunque compensato così, sperando che la domanda si attivi di conseguenza.

C’è poi il Cybercab, di cui si è già parlato in maniera più che abbondante. Le unità che in questo caso verranno prodotte saranno circa 450.000 all’anno. Tantissimi robotaxi sono dunque pronti ad “invadere” (per così dire) le strade statunitensi.

Tutti questi buoni propositi serviranno a placare il malcontento generale? Ai posteri l’ardua sentenza.

Leggi anche

Le elettriche usate che hanno perso più valore