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Tesla non vende più come prima: le ragioni del crollo
La casa americana registra un calo significativo delle vendite. Ecco le cause e il piano del brand per tornare a crescere nel 2025.
Tesla sta attraversando un periodo difficile. Sebbene continui a vendere volumi elevati, il calo registrato a gennaio 2025 segna una contrazione preoccupante sia in Europa che negli Stati Uniti. Secondo i dati ufficiali, le vendite sono crollate del 50% nel Vecchio Continente, mentre in California, mercato chiave per le auto elettriche, la quota di Tesla è scesa dall’oltre 60% del 2023 al 52,5%.
Diverse le cause dietro questo rallentamento. Innanzitutto, pesa il comportamento di Elon Musk, che ha deluso sia gli americani – per via del suo sostegno a Donald Trump – sia gli europei, che non hanno apprezzato le sue continue ingerenze nella politica locale. A questo si aggiunge la scarsa disponibilità di vetture in stock a inizio anno, effetto della strategia Tesla di spingere le vendite nel quarto trimestre per migliorare i bilanci. Inoltre, l’“effetto Juniper” ha frenato gli acquisti: molti clienti stanno aspettando l’arrivo della nuova Model Y 2025, disponibile per ora solo nella Launch Edition, senza una gamma completa di versioni.
Europa e California: numeri allarmanti
I numeri in Europa dipingono un quadro chiaro: Tesla è in difficoltà in quasi tutti i mercati principali. Tra i dati più negativi, spiccano la Spagna (da 1.094 a 269 immatricolazioni, -75,4%) e la Francia (da 3.118 a 1.141, -63,4%). Anche nei Paesi Bassi (-42%), in Danimarca (-40,9%) e in Svezia (-44%) il marchio di Musk ha perso terreno. L’Italia segna un calo più contenuto, ma comunque significativo, con un -13,4%. Complessivamente, il mercato europeo si è chiuso con un calo del -47,7% rispetto a gennaio 2024.
Negli USA, la situazione non è migliore. In California, dove Tesla ha sempre dominato il mercato delle elettriche, il marchio ha subito un calo dell’11,6%, con quasi 27.000 veicoli in meno venduti rispetto al 2023. Questo mentre il segmento delle auto a zero emissioni, escludendo Tesla, è cresciuto del 20%, segno che la concorrenza sta erodendo quote di mercato un tempo monopolizzate dal marchio.
Il piano di Tesla per riprendersi
Nonostante il calo delle vendite, Tesla ha un piano per rilanciare il marchio nel 2025. La strategia prevede l’ampliamento della gamma con modelli più economici, puntando su veicoli accessibili a un pubblico più ampio. La Casa di Musk ha confermato che la produzione di nuovi modelli inizierà nella prima metà del 2025, con vetture che utilizzeranno sia le piattaforme attuali che quelle di nuova generazione.
Tra i modelli più attesi c’è la Tesla Model Q, una berlina più piccola della Model 3, pensata per diventare la nuova entry-level della gamma. Accanto a lei, è prevista una variante SUV “low cost”, che dovrebbe rappresentare un’alternativa più accessibile alla Model Y. L’obiettivo è quello di contrastare la crescente concorrenza, soprattutto nel settore delle elettriche economiche, dominato dai marchi cinesi. Resta da vedere se questa strategia sarà sufficiente a far risalire le vendite e riconquistare la fiducia degli automobilisti.
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