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Tesla di nuovo sotto indagine: c’entrano i videogiochi
La Tesla finisce nuovamente sotto indagine per via di una funzionalità, che non riscuote affatto l’apprezzamento delle autorità americane.
Non c’è pace per Tesla e il suo lider maximo, Elon Musk. Nello stesso giorno in cui il visionario tycoon sudafricano vende il 10 per cento delle sue azioni nella Casa automobilistica americana (come aveva promesso ai follower dopo un sondaggio su Twitter), arriva l’ennesima notizia in grado di sconvolgerne la produzione dei veicoli a zero emissioni. Difatti, le autorità americane hanno fatto partire un’indagine su una delle funzionalità offerte dai veicoli commercializzati dal marchio, vale a dire la possibilità di intrattenersi coi videogiochi mentre si è al volante e con il mezzo in movimento.
“Questa funzione, conosciuta come Passenger Play, potrebbe distrarre il guidatore e aumentare il rischio di incidente”, ha dichiarato la National Highway Traffic Safety Administration, per poi precisare che l’inchiesta concerne 580 mila esemplari Tesla. Per il gigante delle EV le attenzioni delle autorità non sono affatto una cosa insolita. In precedenza, era già finita sotto la lente d’ingrandimento dell’ente per la sicurezza stradale americano.
Allora sul “banco degli imputati” era finito l’Autopilot. Ora si tratta, invece, dell’opportunità concessa agli utenti a bordo di spendere del tempo sui videogiochi. Una fonte di distrazione in grado di aumentare sensibilmente il rischio di incidente, da qui il campanello d’allarme tra i funzionari della National Highway Traffic Safety Administration.
Niente e nessuno ferma la corsa
Eppure, nessuna delle inchieste sopra menzionate pare rallentare la corsa di Tesla o dissuadere i fan dall’acquisto. La comunicazione di Elon Musk sulla cessione delle azioni ha, infatti, portato a un sensibile incremento del loro valore, con un più 7 per cento nel mercato borsistico di Wall Street, vedendo svanire la pressione al ribasso e quell’incertezza che da settimane penalizza il titolo, spingendo gli investitori a distrarre l’attenzione dai fondamentali. Il risultato portato a casa è degno di nota per Musk e la sua immagine, e si aggiunge alla causa personale intrapresa contro gli attacchi sul carico fiscale sostenuto dai miliardari.
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