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Tesla, ci risiamo: un’altra promessa non mantenuta da Elon Musk

Tesla rinvia al 2026 la sua auto elettrica economica. Sfide produttive, concorrenza cinese e Project Redwood rallentano il lancio.
Il lancio della tanto attesa auto elettrica economica di Tesla subirà un nuovo rinvio. Dopo anni di anticipazioni e indiscrezioni, il progetto noto come Model 2 o Model Q non vedrà la luce prima del 2026, posticipando i piani iniziali che prevedevano l’arrivo del modello entro la fine di quest’anno. Secondo quanto comunicato dalla stessa azienda durante l’ultima call con gli investitori, l’obiettivo sarebbe quello di avviare la produzione con 250.000 unità all’anno, ma le incertezze restano.
Una promessa da 25.000 dollari ancora irrealizzata
Il progetto era stato annunciato nel 2020 come un’auto elettrica da 25.000 dollari, pensata per rendere l’accesso alla mobilità sostenibile più ampio e competitivo. Tuttavia, nel 2024 fonti come Reuters avevano riportato che Tesla avesse accantonato i piani per una nuova vettura economica, preferendo proporre versioni semplificate dei modelli esistenti, in particolare della Model Y, sfruttando gli impianti produttivi già attivi. Elon Musk ha poi smentito un totale abbandono del progetto, parlando di nuovi modelli in arrivo, ma senza fornire ulteriori dettagli concreti.
Una sfida tra costi e concorrenza
Realizzare un veicolo elettrico a basso costo non è semplice, nemmeno per Tesla. Le difficoltà derivano da margini ridotti, da una crescente concorrenza cinese (in particolare da BYD) e da un contesto globale segnato da nuove tariffe doganali tra Stati Uniti e Cina. Questo mix di pressioni sta complicando la strategia dell’azienda, che si trova anche a dover difendere le sue quote di mercato nei principali Paesi occidentali.

Il progetto Redwood e le prospettive future
Nonostante i ritardi, Tesla continua a lavorare sulla cosiddetta piattaforma di nuova generazione, internamente nota come Project Redwood, che dovrebbe permettere di produrre veicoli più accessibili grazie a tecnologie produttive avanzate e all’impiego delle batterie 4680.
L’idea è quella di semplificare l’assemblaggio e ridurre i costi, ma il passaggio su larga scala a questo sistema richiederà tempo e investimenti. Il lancio della Model 2 (o Model Q) appare quindi sempre più legato al raggiungimento della piena operatività di questa nuova architettura.
Il sogno di una Tesla da 25.000 dollari resta dunque vivo, ma ancora lontano. Gli appassionati e gli investitori dovranno armarsi di pazienza per scoprire se, e quando, il costruttore americano riuscirà a rispettare le sue promesse.
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