Tesla sotto assedio: calo delle vendite e mobilitazioni contro Musk

Riassumendo una situazione delicata e cominciata ormai mesi fa, Tesla si trova attualmente sotto assedio: Elon Musk potrebbe essere nei guai.

Il fatto che i manager della multinazionale abbiano venduto le loro azioni, è stato solamente il primo di numerosi segnali negativi. Tesla si trova attualmente in una posizione di forte scomodità, ma le cose potrebbero addirittura peggiorare.

Ad andarci di mezzo potrebbe essere infatti il suo attuale proprietario, Elon Musk, il quale è desideroso di risollevare le sorti della propria multinazionale. Ma se le cose dovessero continuare ad andare così, fare ciò sarebbe sempre più complicato.

La situazione dentro l’azienda

A livello puramente commerciale, l’azienda ideata e sviluppata da Musk non sta certamente registrando dei record memorabili. Le tensioni tra l’ambiente circostante e il suo proprietario, stanno inevitabilmente causando dei problemi finanziari.

Questo perenne clima di tensione ha infatti fatto crollare in maniera precipitosa le azioni della società. E questo ha portato ad una divisione ancora più ampia tra gli azionisti e gli effetti vertici societari.

Ad aver contribuito a peggiorare ulteriormente la situazione sono gli “scandali” recenti di cui l’imprenditore sudafricano si è reso protagonista. Cosa che ha portato poi alla creazione di slogan accusatori di fascismo, golpismo e soprattutto di furto ufficioso.

Non hanno contribuito a migliorare le cose i licenziamenti da lui disposti. Azione per la quale l’imprenditore è stato criticato. Con toni ovviamente ancora più aspri, e non che i toni utilizzati in precedenza fossero magnanimi, anzi.

Il calo nei mercati principali

I mercati di alcuni Paesi hanno subito un crollo delle vendite piuttosto significativo. Rispetto al 2024, in Germania c’è stato un calo delle immatricolazioni pari al 60% totale. Non è andata meglio in Francia, dove la percentuale è del 63%.

Norvegia e Regno Unito hanno contribuito a siglare un altro record negativo.

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