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Tempesta legale in arrivo: Renault sotto accusa per “motori difettosi”
Circa 1.800 clienti si mobilitano per una class action contro l’iconico produttore di automobili francese Renault.
Risate, bronci e brusii stanno attualmente circondando la rinomata casa automobilistica francese, Renault. Un gruppo di clienti insoddisfatti ha preso la decisione di avviare un’azione legale presso il tribunale di Nanterre, accusando l’azienda di aver prodotto motori difettosi.
Le denunce riguardano specificamente i motori a benzina 1.2 TCe e DIG-T, fabbricati tra ottobre 2012 e giugno 2016, e installati su circa 400 mila veicoli venduti in tutta Europa. L’avvocato Christophe Lèguevaques, rappresentante dei querelanti, ha reso noti questi dettagli alla stampa francese.
I motori in questione sono stati prodotti a Valladolid, in Spagna, e Sunderland, nel Regno Unito. Equipaggiavano non solo l’intera gamma Renault, ma anche vari modelli di Dacia (Duster, Dokker, Lodgy) e Nissan (Juke, Qashqai, Pulsar), oltre al furgone Citan della Mercedes.
La denuncia che scuote la casa francese
Nella denuncia formale, Renault è stata accusata di truffa aggravata, pratiche commerciali scorrette, frode, e messa a rischio della sicurezza delle persone. Attualmente, i querelanti ammontano a poco meno di 1.800 persone, ma sembra che il numero possa crescere, con altri clienti interessati a chiedere un risarcimento.
Il problema al centro della denuncia riguarda i motori, considerati “difettosi a causa di un consumo eccessivo di olio e del rischio di guasti tra i 40 mila e i 60 mila chilometri percorsi“. La decisione di avviare l’azione legale segue le infruttuose trattative tra Renault e i clienti insoddisfatti, che sostengono che la casa automobilistica avrebbe dovuto avviare un richiamo non appena venuto a conoscenza del difetto.
Ora, il prossimo passo sarĂ affidato ai pubblici ministeri, che dovranno decidere se avviare un’indagine formale. Renault e Nissan, nel frattempo, hanno sottolineato il loro continuo supporto tecnico ed economico garantito ai clienti, escludendo qualsiasi rischio per la sicurezza. Il futuro dirĂ se questa tempesta legale si placherĂ o se invece diventerĂ un uragano per la casa automobilistica francese.
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