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Stellatis, marcia indietro sui licenziamenti: cosa sta succedendo
Un Natale più sereno per centinaia di lavoratori interessati dai provvedimenti. Le parole del Governo e del sindacato.
Una buona notizia arriva per i lavoratori di quattro aziende dell’indotto Stellantis: Trasnova, Logitech, Teknoservice e Csa. I sindacati hanno ottenuto una proroga di 12 mesi dei contratti di servizio e la revoca di oltre 300 licenziamenti annunciati. La crisi era esplosa con le procedure di licenziamento collettivo per i dipendenti di Trasnova, che opera in regime di monocommittenza negli stabilimenti Stellantis. Le proteste dei lavoratori e i presidi organizzati davanti alle fabbriche del gruppo hanno spinto le parti a un confronto straordinario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Per i sindacati, il prossimo anno sarà cruciale per adottare soluzioni strutturali e politiche industriali adeguate, con un tavolo ministeriale fissato per il 17 dicembre.
Il ruolo di Stellantis e le prospettive per il futuro
Stellantis ha giocato un ruolo centrale nella risoluzione della crisi, offrendo la propria disponibilità a dialogare e prolungando il contratto con Trasnova per un altro anno. L’azienda si è impegnata a ritirare i licenziamenti e a esplorare nuovi business per superare il regime di monocommittenza. Il ministro Adolfo Urso ha lodato l’accordo come un segnale di responsabilità: “Lo stop ai licenziamenti annunciato da Transnova e il rinnovo della commessa di Stellantis rappresentano un segnale concreto di responsabilità in un momento cruciale per il settore automobilistico. La nostra bussola è la tutela del lavoro e della produzione italiana, gestendo nel modo più condiviso possibile la transizione in atto. Mi auguro che sia l’inizio di un nuovo e fattivo percorso anche con Stellantis“, ha spiegato Urso. Tuttavia, la proroga rappresenta una soluzione temporanea e richiede uno sforzo continuo per affrontare le criticità dell’intero settore automotive.
Moderata soddisfazione anche dalla Cgil
“Questa vittoria, che garantisce la proroga dei contratti per un ulteriore anno di attività di produzione e l’immediato ritiro dei licenziamenti, è stata ottenuta grazie alle lotte portate avanti dai lavoratori negli ultimi giorni, e può rappresentare un importante punto di partenza. La vertenza Trasnova è un simbolo e un preoccupante precedente rispetto allo scenario che ci troveremo ad affrontare nel prossimo futuro in tutto il settore dell’automotive, della componentistica e nell’intera filiera. Occorrono un vero piano industriale ed investimenti per tutelare l’occupazione in modo permanente, ed è necessario ripristinare ed ampliare il fondo per l’automotive“, scrive la Cgil in una nota stampa dopo la notizia della revoca dei licenziamenti.
Le dichiarazioni di Stellantis e il prossimo tavolo di confronto
Il gruppo Stellantis ha ribadito il proprio impegno verso una transizione sostenibile, proponendo l’accordo come soluzione temporanea per garantire stabilità ai lavoratori coinvolti. Nei prossimi 12 mesi, Trasnova dovrà diversificare la propria clientela e trovare soluzioni definitive per affrontare la crisi. L’azienda ha annunciato che al prossimo tavolo ministeriale si discuteranno strategie per superare le sfide della filiera automobilistica. “Stellantis proseguirà con i piani finalizzati a valorizzare i propri asset e le proprie risorse all’interno dei singoli stabilimenti al fine di tutelare il lavoro delle proprie persone e ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali nel processo di transizione verso la mobilità elettrica“, concludono dal gruppo automobilistico.
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