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Stellantis, tagli in vista: alcuni brand del gruppo rischiano

La multinazionale attraversa una fase difficile. E se le vendite sono in ribasso a farne le spese potrebbero essere dei marchi storici.
Il colosso Stellantis possiede attualmente 14 marchi, che diventano 15 considerando la joint-venture con Leapmotor, un numero elevato rispetto alla concorrenza. A differenza di Volkswagen, che ha un brand di riferimento chiaro, il gruppo nato dalla fusione tra FCA e PSA è ancora alla ricerca di un equilibrio. Dopo le dimissioni di Carlos Tavares, l’azienda è in cerca di un nuovo CEO che possa ridefinire la strategia e decidere il destino dei vari marchi.
Secondo quanto riportato da Reuters, John Elkann vuole un dirigente con una visione chiara su come gestire il portafoglio Stellantis. La necessità di tagli è già stata ventilata da Tavares, che prima di lasciare aveva dichiarato che i brand meno redditizi avrebbero potuto essere eliminati.
DifficoltĂ sul mercato americano
Il primo semestre del 2024 ha evidenziato una situazione difficile per Stellantis, con un calo dei ricavi del 14% e una diminuzione dell’utile netto del 48% rispetto allo stesso periodo del 2023. Il mercato piĂą problematico è quello nordamericano, dove la casa automobilistica non è riuscita a posizionarsi in modo efficace. “Il modo in cui stiamo presentando le nostre offerte in America non è efficiente”, aveva ammesso Tavares prima delle sue dimissioni.
Per invertire la tendenza, Stellantis ha pianificato il lancio di nuovi modelli come la Dodge Charger Daytona, la Jeep Recon e la Wagoneer S. Parallelamente, il gruppo ha annunciato azioni per ridurre il numero di vetture in stock, cercando di migliorare la gestione del mercato statunitense.

Quali marchi rischiano di scomparire?
Nel 2024, Stellantis ha venduto 5,5 milioni di veicoli, con Fiat e Peugeot a dominare la scena, rappresentando ciascuna il 20% delle vendite, seguite da Jeep (15%), Ram (10%), Opel/Vauxhall (9%) e Citroën (8%). A preoccupare sono le vendite di Alfa Romeo, Lancia e DS, che insieme rappresentano appena il 3% del totale. Peggio ancora Maserati, che non raggiunge nemmeno l’1%, complice la mancanza di nuovi modelli.
Anche Chrysler e Dodge, pur avendo vendite modeste (3% ciascuna), sembrano piĂą sicure grazie alla loro notorietĂ negli USA. Se Stellantis decidesse di snellire il portafoglio, i marchi italiani potrebbero essere i piĂą esposti. Tuttavia, per Maserati potrebbe esserci una possibilitĂ di rilancio, se arriveranno nuovi modelli in grado di sostenere il posizionamento premium del marchio. Quanto a Lancia, il fatto di avere un unico e solo modello a listino, la nuova Ypsilon, la mette certo nel novero delle possibili indiziate di un eventuale taglio. Anche perchè il solo modello a disposizione non sta certamente facendo faville, com’era del resto abbastanza prevedibile, visti i costi e la dotazione di motori disponibile.
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