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Stellantis, problemi ai motori: arriva la piattaforma per i risarcimenti
I problemi diffusi ai Puretech con cinghia a bagno d’olio e ai diesel per via dell’ADBlue hanno fatto precipitare la fiducia dei clienti nelle auto del gruppo.
Stellantis ha annunciato una piattaforma dedicata ai risarcimenti per i clienti che hanno subito danni legati ai difetti del motore PureTech 1.2, disponibile al momento solo in Francia e Spagna, ma pronta a essere estesa in tutta Europa entro fine febbraio. I problemi, noti da anni, riguardano l’usura prematura della cinghia di distribuzione a bagno d’olio, che può contaminare l’olio motore, danneggiando componenti chiave come pompe e filtri.
Le criticità si sono concentrate sulle varianti turbo da 110 e 130 CV, soprattutto su veicoli utilizzati in città . Per affrontare la questione, Stellantis ha già introdotto una catena di distribuzione nei motori più recenti, ma le vetture già consegnate continuano a creare malcontento, con cause legali come quella promossa in Spagna dall’associazione Afestel, che denuncia la vendita consapevole di veicoli difettosi.
Risarcimenti anche per i problemi ai diesel dettati dall’AdBlue
La piattaforma Stellantis non si limita ai PureTech ma copre anche i guasti ai serbatoi AdBlue dei motori diesel. Questo additivo, utilizzato per ridurre le emissioni di ossidi di azoto, ha causato problemi su numerosi veicoli Peugeot e Citroën per un difetto che segnala erroneamente il serbatoio vuoto, bloccando il veicolo. In passato, riparazioni per questi guasti hanno comportato costi superiori ai 1.000 euro per i clienti, spesso senza alcuna compensazione. Il che ha fatto precipitare drasticamente le quotazioni delle vetture del gruppo in termini di qualità e affidabilità .
Ora, soprattutto grazie alle pressioni dell’Antitrust, Stellantis offre una garanzia estesa per i motori Euro 6 con tecnologia SCR, valida fino al 2028. Questa copertura prevede il rimborso totale o parziale dei costi di riparazione, in base all’età e al chilometraggio del veicolo, arrivando a coprire il 100% dei ricambi per auto con meno di 5 anni e 150.000 km.
Condizioni e limiti della piattaforma
I risarcimenti riguardano guasti verificatisi tra gennaio 2022 e marzo 2024, su veicoli con meno di 10 anni e 175.000 km per i motori PureTech, o fino a 210.000 km per i diesel. Stellantis riconosce anche retroattivamente i costi sostenuti per le riparazioni, offrendo una compensazione che varia tra il 30% e il 90% per auto piĂą datate. Per accedere alla piattaforma, i clienti devono documentare il difetto e la relativa diagnosi, seguendo i criteri indicati.
Sebbene il servizio sia limitato per ora a Spagna e Francia, Stellantis prevede di estenderlo presto in Italia e nel resto d’Europa. Questo passo mira a riconquistare la fiducia dei clienti, dimostrando maggiore responsabilitĂ nei confronti dei problemi emersi sui motori PureTech e diesel. Ma certamente non sarĂ facile riguadagnare credito sul fronte dell’affidabilitĂ delle auto del gruppo, che in massima parte, sia nelle versioni benzina che mild-hybrid, montano proprio il criticatissimo 3 cilindri Puretech da 1.2 litri.
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