News
Stellantis: la crisi dei semiconduttori potrebbe incidere molto sulla produzione in Italia
La crisi dei semiconduttori potrebbe provocare una netta contrazione delle vetture prodotte da Stellantis negli stabilimenti italiani.
Le problematiche nell’approvvigionamento dei microchip stanno andando a colpire varie aziende operanti nell’industria delle quattro ruote. Secondo quanto riferisce FIM Cisl, anche il gruppo Stellantis accusa la situazione, tanto che, secondo le ultime rilevazioni, il conglomerato italo francese, costituito nel 2021 dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Groupe, potrebbe produrre fino a 220 mila vetture in meno quest’anno. Lo stesso sindacato sottolinea come il calo vada ormai avanti da mesi.
Flessione di quasi il 14 per cento nel primo semestre
Sulla base dei dati condivisi da FIM Cisl, nel primo semestre del 2022 Stellantis ha fabbricato 351.890 veicoli, registrando una flessione di quasi il 14 per cento rispetto al medesimo periodo del 2021, con l’impianto di Melfi e Sevel tra i più colpiti dalla crisi; nel dettaglio, il primo stabilimento ha accusato un meno 17 per cento, mentre il secondo un meno 37,2 per cento. Dati senz’altro preoccupanti, anche perché tali centri contribuiscono in misura rilevante ai volumi del colosso dei motori.
A fronte di ciò, danno segnali abbastanza incoraggianti le altre fabbriche, dove vengono costruiti nuovi modelli. Difatti, prosegue la crescita della 500e a Mirafiori, mentre infonde fiducia lo stato di avanzamento dei lavori per Maserati Grecale e Alfa Romeo Tonale a Cassino e Pomigliano d’Arco. Dunque, il sindacato sottolinea come con tali numeri si corre il rischio di giungere ad una produzione annua complessiva inferiore alle 650 mila vetture, con una perdita di circa 220 mila unità.
“È come se uno dei grandi stabilimenti del gruppo si fermasse per un anno”, ha dichiarato Ferdinando Uliano, capo di FIM Cisl. In tale occasione il sindacato ha pure citato gli effetti del conflitto in Ucraina e l’interruzione delle forniture di gas russe al Vecchio Continente. “A fine settembre – ha ribadito Uliano – è importante fare un incontro con Stellantis per verificare a 4-5 mesi dal lancio di Dare Forward, l’adozione del piano industriale”.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM