Sicurezza stradale: ecco i paesi europei più pericolosi

L’Italia si colloca in una triste classifica europea sulle morti stradali, con dati che mostrano un miglioramento nel tempo ma ancora preoccupanti rispetto ad altre nazioni.

Nonostante l’Italia rimanga una delle nazioni europee con il maggior numero di vittime sulle strade nel primo ventennio del XXI secolo, i dati mostrano segnali positivi. Dal 2000 al 2019, la media annuale di morti causate da incidenti stradali è drasticamente diminuita. Nel 2000, le morti erano 7.898, un numero più che dimezzato nel 2019, con 3.221 vittime. La frequenza delle morti per 100.000 abitanti è passata da 13,9 a 5,3, un miglioramento significativo che però non cancella la gravità della situazione.

Confronti europei: l’Italia rispetto a Germania e Francia

Se l’Italia si trova in una posizione sfavorevole, superata solo dalla Polonia in termini di morti sulle strade, la situazione appare diversa per nazioni come Germania e Francia. Nonostante una popolazione più grande, questi paesi hanno registrato un minor numero di morti annue: la Germania con 4.807 e la Francia con 4.746. Al contrario, la Spagna, pur essendo simile per dimensioni, ha avuto un bilancio migliore con solo 3.390 vittime annuali. Questi dati riflettono diverse politiche di sicurezza stradale e investimenti in infrastrutture.

La classifica europea

Contesto globale: la sicurezza stradale fuori dall’Europa

Guardando oltre l’Europa, la situazione varia notevolmente. Paesi come Australia e Canada mostrano numeri di vittime decisamente inferiori, rispettivamente 1.486 e 2.510 all’anno. Tuttavia, in nazioni popolose come gli Stati Uniti, l’India e la Cina, le cifre sono molto più alte. Gli USA registrano 41.496 morti all’anno, mentre l’India e la Cina superano le 100.000 vittime annuali. Questi numeri, benché influenzati dalla popolazione totale, evidenziano la diversità delle sfide legate alla sicurezza stradale a livello globale.

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