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Produzione auto in Italia: allarme Istat
Numeri in rosso per la produzione automobilistica nel nostro Paese. Cifre ben lontane dal milione di veicoli auspicato dal Governo.
Secondo i dati Istat, il settore automobilistico italiano ha subito un calo drastico nel 2024, con una diminuzione della produzione del 28,5% a novembre rispetto allo stesso mese del 2023 e del 21,7% nei primi 11 mesi dell’anno. Per quanto riguarda le sole autovetture, i numeri sono ancora più preoccupanti: 50,4% in meno a novembre e un calo complessivo del 42,3% nell’anno. Anche Stellantis, colosso automobilistico in Italia, registra un pesante -31,7% nei primi 9 mesi del 2024, con la produzione che scende a 387.600 unità .
Secondo FIM-CISL, tutti gli stabilimenti del gruppo hanno registrato perdite, con una diminuzione del 40,7% per le autovetture e del 10,2% per i veicoli commerciali. Le previsioni per la chiusura del 2024 indicano circa 500.000 veicoli prodotti, lontani dal milione auspicato dal ministro Urso.
I dati degli stabilimenti Stellantis
Le perdite coinvolgono tutti i poli produttivi. A Torino, lo stabilimento di Mirafiori ha prodotto 22.240 unità nei primi 9 mesi del 2024, registrando un calo del 68,4% rispetto al 2023. La Fiat 500 elettrica rappresenta il 91% della produzione, ma è stata penalizzata da sospensioni nella produzione. A Modena, si rileva una flessione del 75,8%, con sole 220 vetture prodotte. Qui si punta però al futuro, con investimenti nell’Atelier del Programma Fuoriserie e il lancio della Maserati MC20 Folgore nel 2025.
A Cassino, la produzione scende a 19.710 unità , con un calo del 47,7%. Nonostante ciò, lo stabilimento riceverà nuovi investimenti per i modelli basati sulla piattaforma STLA Large, in arrivo tra il 2025 e il 2027. Pomigliano registra una diminuzione più contenuta del 5,5%, con la Fiat Panda in crescita del 17%, compensando in parte il calo del 45% della linea Alfa Romeo Tonale e Dodge Hornet. Infine, Melfi segna il calo più drastico, con una riduzione del 61,9%, pari a circa 90.000 vetture in meno rispetto al 2023. Questo stabilimento è destinato a ospitare la produzione di cinque nuovi modelli basati sulla piattaforma STLA Medium, che promettono di raggiungere 260.000 unità annue a regime.
Le sfide per il futuro
La crisi produttiva è legata a fattori complessi, tra cui la transizione energetica, la domanda in calo e la riorganizzazione delle linee produttive per ospitare modelli elettrici e ibridi. Nonostante le difficoltà , Stellantis guarda al futuro con nuovi investimenti e una visione rivolta alla sostenibilità . L’adeguamento agli standard richiesti dalla mobilità elettrica richiede tempo e risorse, ma rappresenta una sfida indispensabile per competere in un mercato globale sempre più orientato verso soluzioni ecologiche.
Il crollo della produzione auto in Italia riflette una crisi del settore che coinvolge l’intera Europa, ma gli sforzi di rinnovamento di Stellantis e la previsione di nuovi modelli elettrici e soprattutto ibridi più adeguati alle richieste del mercato italiano ed europeo offrono una speranza per il rilancio dell’industria automobilistica nazionale.
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