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Porsche risarcirà circa 500 mila clienti: accordo trovato
Porsche dovrà risarcire oltre 500 mila acquirenti delle sue vetture dopo le accuse ricevute sui valori dei consumi e delle emissioni di CO2.
Dopo il famigerato scandalo Dieselgate che travolse il gruppo Volkswagen anni fa, adesso un marchio sempre del colosso tedesco viene messo nel mirino. Negli Stati Uniti la Porsche ha deciso di rimborsare 500 mila proprietari delle sue vetture con 1.100 euro ciascuno. Il provvedimento attiene a vari modelli illustri della Casa di Zuffenhausen quali 911, Cayenne, Cayman, Boxster, Panamera e Macan. I veicoli interessati sono quelli prodotti a partire dal 2005.
Il capo d’accusa riguarda la manipolazione dei dati relativi ai consumi e alle emissioni inquinanti. Nello specifico, il Costruttore tedesco si sarebbe macchiato di ricorrere a un sofisticato software per ottenere valori migliori in efficienza nella soglia tra il 6 e l’8 per cento.
Rispetto alle 110 mila istanze presentate dalla clientela, il Costruttore ha richiamato appena 14 mila esemplari dotati della modalità Sport +, riporta la testata The Drive. I proprietari di vetture dotate di tale modalità di guida riceveranno un risarcimento extra di 250 dollari.
Quindi, il celebre brand, oggi diretto da Oliver Blume, ha stabilito di giungere accordi con la domanda. Ciononostante, i portavoce della compagnia intendono precisare che il raggiungimento dell’intesa non equivale a un’ammissione di colpa.
La nota ufficiale
Attraverso una nota ufficiale diramata dall’azienda a riguardo si legge: “Ci impegniamo a fornire ai nostri clienti dati trasparenti sul risparmio di carburante e sulle emissioni, e l’accordo garantisce che i clienti siano equamente rimborsati per eventuali modifiche al risparmio di carburante”.
Si conclude, perciò, qui la controversia scoppiata sulla Porsche. Non è dato sapere quando la somma promessa e messa per iscritto nel contratto perverrà ai legittimi beneficiari. Delle novità in merito verranno presumibilmente rilasciate nel corso delle prossime settimane o, al più, dei prossimi mesi.
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