Ponte sullo Stretto di Messina: c’è la firma

A proposito del ponte sullo Stretto di Messina, finalmente possiamo parlare di firma. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

In questo articolo, come da titolo, scopriremo tutto quello che c’è da sapere a proposito del ponte sullo Stretto di Messina. Di questo progetto se n’era già parlato durante lo scorso anno, in maniera approfondita.

Questa volta però, se ne potrà parlare in maniera ancora più precisa. E forse, finalmente, anche con una nota di ufficialità che male mai non fa. Per un argomento che ormai prosegue da diversi decenni.

Ecco cosa c’è da sapere

Durante la data odierna, è stata finalmente raggiunta l’intesa per realizzare un’opera di cui si parla da ormai diverso tempo. Presso la sede del MIT, è stato infatti raggiunto l’accordo di realizzazione degli interventi propedeutici alla costruzione del famigerato ponte.

Il documento realizzato e approvato dai firmatari della proposta, citando testualmente ciò che è contenuto al suo interno, contiene esattamente ciò: “Definisce gli impegni tecnici e finanziari dei soggetti coinvolti nella realizzazione e gestione del ponte e delle opere connesse“.

Ma quali sono i firmatari di questa opera realizzativa? Scopriamolo insieme nel corso del prossimo paragrafo.

Ecco la lista dei firmatari

Oltre ovviamente alla presenza di Matteo Salvini, si è reso necessario anche l’intervento di altri firmatari, tra cui:

• Giancarlo Giorgetti
• Renato Schifani
• Roberto Occhiuto
• Pietro Ciucci
• Aldo Isi
• Claudio Gemme
• Alessandro Morelli

Tante sono state le figure che si sono fatte carico di questo importante risultato, con la promessa di lavorare duramente per poterlo raggiungere. L’anello di congiunzione in grado di collegare la Calabria e la Sicilia tra loro, potrà finalmente essere realizzato.

Si è parlato di questo argomento per la prima volta nel 1969, anno in cui venne indetto il primo concorso di idee internazionale per conto del Ministero dei Lavori Pubblici. Di tempo ne è trascorso parecchio, ma alla fine dei giochi qualche progresso ci sarà.

Leggi anche

Perdita di carburante e rischio incendio: Stellantis richiama oltre 200 mila auto