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Peugeot: entro il 2030 modelli solo elettrici in Europa
Peugeot commercializzerà sul mercato europeo solamente modelli con alimentazione elettrica entro il 2030: lo ha rivelato l’a.d.
La Peugeot ha fornito degli aggiornamenti riguardo all’elettrificazione della sua gamma, indicando nel 2030 il termine entro cui darà l’addio ai motori termici. Dunque, da qui ai prossimi anni il Leone proporrà sempre più veicoli ad alimentazione solamente elettrica, mentre le endotermiche saranno messe a disposizione in altri territori. Quanto annunciato dallo sviluppatore d’oltralpe va in netta controtendenza rispetto all’annunciato rilasciato qualche settimana fa. Allora parlava, infatti. di elettrificazione completa dei veicoli commercializzati, quindi di auto pure ibride. Oggi l’obiettivo è, invece, quello di trasformarsi in un marchio 100% elettrico.
A illustrare gli attuali piani dall’amministratore delegato Linda Jackson. Mentre passano alle nuove piattaforme del gruppo Stellantis – Stla Small, Medium e Large – entro il 2030 nel Vecchio Continente ogni modello sarà elettrico, ha confessato ad Automotive News Europe. D’altro canto, è compiuto garantire le medesime offerte di combustione interna per i suoi clienti internazionali.
La situazione attuale
Allo stato attuale delle cose, la gamma del Leone è già elettrificata al 70 per cento e il proposito è di giungere all’85 per cento nel giro di un biennio. Varie proposte contemplano già varianti a batterie: dalle SUV 2008 e 3008 alla 208 e ai mezzi commerciali. La versione EV della 308 sbarcherà nel 2023, a fronte del ritiro di quelle vetture esclusivamente a combustione interna, tipo la 5008. Entro il 2024 – ha aggiunto Jackson – l’intero portafoglio prodotti sarà a basse o zero emissioni.
Il provvedimento del marchio francese di votarsi all’elettrico in anticipo di cinque anni rispetto alla deadline fissata dalla Commissione europea segue le direttive della casa madre, nonostante l’amministratore delegato, Carlos Tavares, abbia espresso a più riprese tutto il proprio scetticismo. Indipendentemente dall’opinione personale, la società non intende rimanere indietro e non lo farà: sopravvivere ha la priorità sul resto.
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