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Ottobre, il mercato italiano scende ancora: i numeri della crisi
I dati diffusi dal Ministero dei Trasporti non lasciano dubbi. Ottobre 2024 certifica nuovamente lo stato di crisi del settore.
Nel cuore dell’autunno, il settore automobilistico italiano non riesce a invertire la tendenza negativa che lo ha caratterizzato negli ultimi mesi. Anche ottobre ha segnato un passo indietro per le vendite di nuove autovetture nel nostro paese, delineando uno scenario che pone diverse sfide per il futuro del mercato automotive nazionale.
Da un lato, c’è la crescita, seppur lieve, delle immatricolazioni dall’inizio dell’anno; dall’altro, il calo percentuale a ottobre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente invita a riflessioni più approfondite su cause e potenziali sviluppi. In questo contesto, emerge la necessità di dare uno sguardo dettagliato alle dinamiche di vendita, alle preferenze dei consumatori riguardo le marche e i modelli più richiesti, nonché alle implicazioni future legate alle politiche ambientali e alla transizione verso una mobilità più sostenibile.
Andamento del mercato
A ottobre, le immatricolazioni di autovetture in Italia hanno evidenziato una flessione piuttosto importante rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un totale di 126.488 veicoli venduti. Questo calo segue una tendenza negativa osservata nel corso dell’anno, nonostante un incremento complessivo dell’1% delle vendite da gennaio a ottobre. La riduzione delle immatricolazioni riguarda vari segmenti di consumatori, dai privati alle aziende, fino al noleggio a lungo e a breve termine.
I numeri delle principali marche
Con un calo globale di immatricolazione del 9,1% rispetto ad ottobre 2023 è inevitabile che la competizione tra le case automobilistiche si faccia sempre più serrata, e ottobre ha riservato sorprese in termini di classifiche di vendita. La Volkswagen ha conquistato il primo posto, seguita da Toyota con Fiat che, purtroppo, si trova al terzo posto con un crollo significativo delle vendite. Ma non è tutto grigio per l’industria automobilistica: marchi come Peugeot e Opel, ad esempio, hanno registrato importanti crescite. Anche il settore delle auto elettriche e ibride continua a mostrare segni di vitalità, con una domanda in costante evoluzione.
Gruppi automobilistici al microscopio
Guardando da vicino alle performance dei gruppi automobilistici, emerge un quadro variegato. Stellantis, nonostante il difficile periodo, mostra segni di declino significativo. Dall’altra parte, il Gruppo Volkswagen vanta una leggera crescita, contrastando il trend negativo di alcuni suoi brand. Anche il Gruppo BMW e il Gruppo Toyota segnalano performance positive, delineando, così, uno scenario complesso, in cui coesistono sia sfide che opportunità di crescita.
La scelta delle alimentazioni
Osservando le preferenze dei consumatori relative alle tipologie di alimentazione, le vetture ibride continuano a mantenere la prima posizione, nonostante un lieve calo. In controtendenza, auto elettriche e plug-in perdono terreno, riflettendo forse le incertezze legate alle infrastrutture di ricarica e alle politiche di incentivazione. La situazione delle motorizzazioni tradizionali è altrettanto preoccupante, con un calo generale che mette in luce una tendenza al ribasso per benzina e diesel, a favore di scelte più ecologiche.
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