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Obiettivo zero vittime sulla strada, Giovannini: “Non è impossibilè”
Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Giovannini ha definito l’obiettivo zero vittime sulla strada non impossibile.
L’obiettivo delle zero vittime sulla strada “non è impossibile” sebbene richieda parecchi interventi, dal ricambio del parco auto circolante alla qualità delle strada. Ad assicurarlo, durante un evento, è il ministro delle Infrastrutture e della mobilità, Enrico Giovannini.
Nel corso di un convegno, organizzato in occasione della giornata nazionale in memoria delle vittime della strada, Giovannini ha fatto il punto della situazione sul tema, sempre di stretta attualità. Gli uffici del Ministero sono impegnati nella stesura definitiva del Piano per la sicurezza stradale. Del documento discuteranno associazioni ed esperti “per far sì – ha aggiunto – che costituisca un salto di qualità”, da compiere “in tempi rapidi”.
I punti chiave
La strategia fa leva su due punti chiave: il primo consiste nella sostituzione dei veicoli in circolazione. “Abbiamo un parco auto molto vecchio – ha constatato Giovannini -. Dobbiamo procedere a un ricambio perché troppe macchine, autobus e mezzi pesanti non sono dotati di strumenti di sicurezza adeguati. Dobbiamo lavorare con le case produttrici e favorire questo ricambio con degli incentivi”.
L’altro aspetto cruciale riguarda le strade: “Per troppi anni è mancato l’adeguamento per la sicurezza, soprattutto delle strade provinciali, regionali e comunali. Abbiamo previsto un investimento di oltre 3 miliardi per quelle regionali e provinciali perché la sicurezza passa anche per l’adeguamento delle nostre strade”.
Tra gli interventi al vaglio anche quelli inerenti alle “infrastrutture, molto invecchiate” delle autostrade. “Crediamo che l’investimento che immaginiamo di fare possa fare la differenza – ha detto Giovannini – e stiamo trovando una grande disponibilità da parte dei concessionari”.
L’indagine dell’Anas mostra “una situazione ancora totalmente insoddisfacente in termini di utilizzo delle cinture di sicurezza, dei dispositivi per i bambini, e così via”. In ambito della formazione “abbiamo bisogno di fare moltissimo”, ha spiegato il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile. “I pedoni hanno bisogno di essere maggiormente educati al rispetto degli altri”, ha concluso Giovannini.
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