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Musk: “Più petrolio e gas per compensare effetti guerra”
Elon Musk prende una posizione clamorosa sui combustibili fossili, esortando un maggiore ricorso per far fronte al conflitto in Ucraina.
Elon Musk si esprime sulle conseguenze dell’invasione russa in Ucraina e utilizza parole alquanto sorprendenti, almeno in rapporto al suo personaggio. Il numero uno della Tesla, la Casa automobilistica statunitense specializzata nella costruzione di auto elettriche, è un convinto promotore delle energie rinnovabili e di un’economia “carbon free”. In altre parole, è convinto che per la salute del pianeta, e dunque anche nostra, sia necessario adottare soluzioni senza emissioni di anidride carbonica.
Eppure, i tragici sviluppi nei Paesi dell’Est lo hanno spinto a lanciare un appello in contraddizione con il suo pensiero. Il visionario tycoon sudafricano ha infatti chiesto di aumentare il ricorso ai combustibili fossili, così da compensare il deciso rincaro delle bollette energetiche provocato dal conflitto in corso. Attraverso un tweet, ha comunicato: “Odio doverlo dire, ma dobbiamo immediatamente aumentare la produzione di petrolio e gas”.
A mali estremi, estremi rimedi
A mali estremi, estremi rimedi, dice un popolare proverbio. In buona sostanza predica ciò Elon Musk, sicuro della necessità di un riposizionamento sul piano delle materie prime, da egli sempre criticato: “Tempi straordinari richiedono misure straordinarie”, ha argomentato il numero uno di Tesla e SpaceX. Dunque, ha sottolineato quanto la sua richiesta sia controproducente in ottica personale, poiché un incremento della produzione spingerebbe al ribasso il prezzo dei carburanti, ormai ai massimi pure negli States.
Di conseguenza, le sue vetture elettriche risulterebbe meno convenienti sotto l’aspetto economico. “Ovviamente, ciò avrebbe un impatto negativo sulla Tesla, ma soluzioni di energia sostenibile non possono reagire istantaneamente per compensare le esportazioni di petrolio e gas russo”. L’uomo d’affari ha colto, inoltre, l’occasione per esortare gli ucraini a “tenere duro” e ha ribadito le sue simpatie verso il “grande popolo russo, che non vuole” la guerra di Vladimir Putin.
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