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Multe autovelox, c’è la svolta: novità in arrivo
La questione multe autovelox è giunta finalmente ad un punto di svolta. A breve dovrebbe essere prevista una novità che farà discutere.
Tra le tante questioni che riguardano gli automobilisti italiani, quella relativa alle multe degli autovelox è senza ombra di dubbio una delle più spinose. Tante sono state le novità introdotte, e altrettante sono state le interpretazioni.
Dopo la notizia relativa ai maxi sequestri effettuati verso i dispositivi non a norma, a breve questo argomento potrebbe toccare un altro punto fondamentale, che riguarda proprio l’applicazione delle sanzioni verso gli automobilisti.
Multe su strada: la decisione della Cassazione
In merito alle multe inflitte ai conducenti per eccesso di velocità, la Cassazione potrebbe prendere delle decisioni in grado di modificare completamente l’interpretazione e l’applicazione della legge in vigore.
Una nuova ordinanza emessa di recente potrebbe limitare la libertà di imporre delle sanzioni ai conducenti che hanno infranto il limite di velocità imposto. Così facendo, l’utilizzo incondizionato degli autovelox verrà meno.
Prima di questa decisione, comunicare i dati del conducente per la decurtazione dei punti nella patente era una condizione obbligatoria. A breve però potrebbe non esserlo più, al fronte di un ricorso presentato al giudice dopo aver ricevuto la suddetta multa.
Multe autovelox: rivoluzione in arrivo
Nel caso in cui avvenga il ricorso contro una multa inflitta dall’autovelox, l’obbligo di comunicazione dei dati del conducente sarà dunque sospeso. Questa decisione è stata formalmente resa nota in data 11 ottobre dall’ordinanza 26553/2024 della Cassazione.
Il caso che ha fatto estendere questa decisione anche in futuro è stato quello di un ricorso presentato al giudice. L’automobilista aveva infatti ricevuto poco più di una decina di verbali per non aver fornito i dati del conducente nonostante i vari solleciti.
Riferendosi a ciò che questa novità appena introdotta suggerisce, i verbali in questione sarebbero dovuti essere dichiarati come non validi. Comunicare i dati del conducente dovrà dunque essere fatto soltanto alla fine del processo in questione.
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