Stop motori termici, Giovannini: “Sul 2035 in corso dialoghi con Bruxelles”

Il ministro Giovannini ammette che sono in corso dei negoziati per lo stop ai motori termici con le autorità di Bruxelles per il 2035.

Sullo stop ai motori termici, sancito da Bruxelles, arrivano le parole del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. L’onorevole ha cercato di porre chiarezza sulle decisione assunte dal Cite, il Comitato interministeriale per la Transizione ecologica.

“C’è una proposta della Commissione europea per il 2035 e c’è una negoziazione in corso – ha esordito il responsabile dell’ex dicastero dei Trasporti -. Entro il 2022 la data va fissata e alcuni Paesi indicano tra il 2025 e il 2045. È da un anno che a livello europeo già si discute”.

Per quanto riguarda la data occorre fare una riflessione, ha sottolineato Giovannini. “Mediamente per un rinnovo del parco circolante si calcolano sette anni – ha spiegato -. Da qui al 2035 sono sostanzialmente due cicli di rinnovo. Spostare di due anni in avanti non fa molta differenza e anche il mercato va in questa direzione. Ma certo è un’evoluzione che va accompagnata da colonnine, punti di ricarica”.

I produttori reclamano certezze

Dopodiché, si è espresso sulla data del 2035 delineata dal nostro Governo, che sarà entro breve avanzata in Parlamento. Quanto stabilito è dipeso dalla necessità di andare incontro alle Case costruttrici, in cerca di risposte precise e adeguate. “Ci è stata chiesta dai produttori per dare certezza”, ha affermato, per poi specificare che la scadenza fissata non fa riferimento al totale del parco vetture, bensì rimanda al “blocco delle vendite di auto nuove, non di quelle in circolazione”.

Infine, il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili ha assicurato che il processo in atto verrà, in futuro, sicuramente corredato da incentivi. A ogni modo, il vero nodo cruciale concerne la disponibilità di sufficienti infrastrutture. “Non ha senso – ha avvertito – spingere con incentivi se poi non si trovano i punti di ricarica”.

Leggi anche

Auto elettriche e autonomia: 33% in meno rispetto a quanto dichiarato