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Monopattini, Cnel: “Serve il casco obbligatorio”
Cnel ha lanciato un messaggio alle istituzioni italiane affinché il casco diventi obbligatorio per chiunque circoli con i monopattini.
Nell’ultima assemblea, presieduta dal presidente Tiziano Treu, Cnel ha approvato un documento di proposte e osservazioni “Per una maggiore sicurezza nella circolazione dei monopattini elettrici e per la valorizzazione della figura del mobility manager”.
“Alla luce del crescente numero di incidenti che vedono coinvolti i monopattini e, pur apprezzando il Dl Infrastrutture appena entrato in vigore, che ha, tra l’altro, abbassato il limite di velocità massima a 20 km/h, introdotto l’obbligo di luci e frecce e previsto norme per contrastare la sosta irregolare – dice Gualaccini -, riteniamo che debbano, al più presto, essere fatti ulteriori passi avanti. Servono il casco obbligatorio, forme di identificazione e assicurazione dei monopattini e occorre disciplinare la loro circolazione sulle strade extraurbane, oggi possibile in ragione dell’equiparazione ai velocipedi. Dopo l’entrata in vigore della norma che disciplina ruolo e compiti del mobility manager, è necessario rendere effettiva tale figura”.
La situazione in Olanda
Intanto, in Olanda la circolazione su strada dei monopattini è limitata esclusivamente all’uso su strade private. Fatta eccezione per una serie di modelli, nei Paesi Bassi non si può circolare fuori dalla propria abitazione. Il monopattino deve, nello specifico, essere provvisto di pneumatici, indicatori direzione sia anteriore sia posteriori, una luce di stop, due sistemi di frenatura indipendenti e nessuna trazione anteriore.
Purtroppo, però, sono in pochi a rispettare le regole. “In molte altre città europee, senza una cultura della bicicletta, l’e-scooter è spesso presente nel paesaggio stradale, ma questo non è auspicabile ad Amsterdam“, recita la proposta di legge avanzata dal Comune. “In città a volte sono già visibili, anche se sono vietati sulle strade pubbliche, e all’estero li vedi ovunque“, ha affermato il consigliere Jan-Bert Vroege. “Gli sviluppi nella mobilità a volte sono positivi, ma a volte devi dire: non lo vogliamo“.
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