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Mike Tyson e le supercar: dalla Lamborghini potenziata alla Ferrari schiantata!
La storia di Mike Tyson, la sua Ferrari F50 distrutta e la passione per le supercar, tra incidenti, Lamborghini e una vita di eccessi.
Negli anni ’90, Mike Tyson era molto più di un pugile: era un’icona di fama mondiale, noto tanto per i suoi trionfi sul ring quanto per la sua vita piena di eccessi. Tra le sue tante passioni spiccavano le auto sportive di lusso, una collezione che rifletteva il suo stile di vita audace e dispendioso.
Tra i suoi primi acquisti spiccava una Lamborghini Diablo gialla, simbolo di potenza e velocità. Tuttavia, non essendo soddisfatto dei 530 cavalli del modello originale, Tyson fece modificare l’auto, portandola a ben 850 cavalli. La Diablo, capace di passare da 0 a 100 km/h in soli 3,2 secondi, fu per un periodo la regina della sua collezione. Ma il suo desiderio di possedere le vetture più esclusive lo spinse oltre: nel 1996 acquistò una Ferrari F50, considerata uno dei modelli più incredibili mai prodotti da Maranello.
La Ferrari F50 rappresentava il massimo della tecnologia dell’epoca, con un motore V12 da 4,7 litri e 520 cavalli, capace di regalare prestazioni mozzafiato. Ma se la potenza di quest’auto era un sogno per gli appassionati, per Tyson si rivelò presto una sfida impossibile.
L’incidente al minimarket di Mike Tyson
L’acquisto della Ferrari F50 segnò una svolta ironica nella passione di Tyson per le supercar. Poco dopo averla ritirata, il pugile la schiantò contro la vetrina di un minimarket. Convinto di aver inserito la retromarcia, Tyson partì invece in prima, distruggendo parte del locale.
Fortunatamente, nessuno si fece male, ma l’episodio diventò uno dei più discussi della sua vita al di fuori del ring. Anni dopo, Tyson scherzò sull’accaduto: “Non sapevo come si guidasse una Ferrari. È stato il mio arresto preferito!“. Una battuta che racchiudeva l’essenza del suo carattere: esuberante, spontaneo e autoironico.
Dal lusso alla bancarotta
La collezione di auto di Tyson, che includeva anche una Lamborghini Countach, una Rolls-Royce Silver Spur e altre supercar iconiche, fu il simbolo di un’epoca di eccessi. Ma nei primi anni 2000, i problemi finanziari lo costrinsero a vendere gran parte di questi gioielli, inclusa la sua amatissima Ferrari F50.
Oggi, Tyson ricorda con affetto quegli anni, riconoscendo gli errori del passato. Mentre le sue supercar fanno ancora sognare gli appassionati, l’ex pugile si dedica a nuovi progetti, dimostrando che anche dopo una vita di eccessi, c’è sempre spazio per una nuova corsa.
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