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Mercedes si aggiunge alla causa contro i dazi contro le auto elettriche cinesi
Mercedes ha deciso di unirsi a sua volta alla causa contro i dazi previsti per le auto elettriche cinesi: ecco cosa sta succedendo.
Dopo BMW, anche la Mercedes ha deciso di affiancare le altre aziende “rivali” nella causa comune per i dazi contro le auto elettriche cinesi. Si può dunque parlare di un’alleanza tra costruttori, che vede come fronte opposto un’Unione Europea dalla linea sempre più dura.
Tante sono le società automobilistiche ad essersi unite a questa lotta, il cui fine è quello di giungere ad un punto in comune senza che le sanzioni possano recare danni alle aziende. Aziende già di per sé in un forte stato di crisi, dato il periodo storico.
Quali aziende stanno partecipando?
Le aziende che stanno partecipando a questa mozione sono:
- Geely
- BYD
- Tesla
- Saic
Tutto ha avuto inizio durante lo scorso autunno, quando sono arrivate le prime “insurrezioni” a causa dei dazi imposti. Ad aver causato scalpore è stato perlopiù il supplemento del 10% inflitto alle case automobiliste, con danni economici ingenti.
Sebbene le altre case automobilistiche siano direttamente legate alla Cina, anche Mercedes può indirettamente dire lo stesso.
Qual è l’interesse della casa?
Nonostante l’azienda tedesca non abbia un giro d’affari che confluisce direttamente in Cina, ci sono dei punti di interesse comunque pertinenti. Esiste infatti una joint venture con Geely, il cui dazio principalmente inflitto riguarda dunque anche Mercedes.
Come ricordato in precedenza, la Corte Europea dovrà mettere a disposizione di questa faccenda entrambi i suoi due organi giudiziari: la stessa Corte e il Tribunale. Tra i due organi, sarà proprio quest’ultimo ad occuparsi della mediazione tra le due parti.
Il Tribunale è infatti l’organo responsabile della gestione dei contenziosi legati ai dazi doganali. Questa vera e propria “crociata” nei confronti di Bruxelles da parte dei costruttori, sarà gestita proprio dall’organo appena citato.
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