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Mercato auto ottobre Italia: prosegue la risalita, ma le elettriche sprofondano
Le immatricolazioni registrate dal mercato auto Italia a ottobre 2022 proseguono la risalita avviata nei mesi scorsi. Male le elettriche.
Il mercato delle auto a ottobre prosegue la ripresa in Italia durante questo secondo semestre del 2022, con il terzo segno positivo, pari a un più 14,6 per cento rispetto al medesimo periodo del 2021.
“Il mercato auto è al terzo segno positivo consecutivo, espressione soprattutto del noleggio a lungo termine, considerando anche che sono possibili le prenotazioni degli ecobonus revisionati – le parole di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto –. In particolare, l’incremento degli importi per i cittadini rappresenta un segnale importante per garantire una maggiore accessibilità economica a veicoli il cui costo resta ancora molto elevato, ma la soglia reddituale appare troppo bassa”.
Scendendo nello specifico, il mese di ottobre ha messo a segno 115.827 immatricolazioni, di cui oltre un terzo negli ultimi tre giorni del mese. Nonostante la recente risalita, il consuntivo globale segna, a ogni modo, una contrazione del 13,8 per cento, vale a dire 1.091.894 contro 1.266.795 esemplari dell’anno scorso, con un calo dei volumi di quasi 175 mila esemplari.
Una perdita ancora più pesante, pari a un meno 32,8 per cento, se effettuiamo il confronto con il periodo ante Covid, cioè gennaio-ottobre 2019.
In merito alla tipologia di clientela, i privati hanno segnato un meno 1,3 per cento sullo stesso mese a ottobre e un meno 18,5 per cento rispetto ai primi dieci mesi del 2021, con una market share cumulato del 59,6 per cento.
Le registrazioni delle società hanno totalizzato un più 13,9 per cento a livello mensile, con un progressivo da inizio anno di circa un meno 16 per cento. Infine, il noleggio si è nel complesso attestato a un più 60,7 per cento nel mese e a più 0,6 per cento da inizio anno.
-48,5% per l’elettrico
Eppure, le vetture elettriche hanno accusato ad ottobre una flessione del 48,5 per cento (quota 3,2 per cento) e rispetto al cumulato del 2021 perdono oltre un quarto dei volumi.
“Il rincaro esorbitante dei costi energetici, che continua a far lievitare in modo spaventoso le bollette elettriche – la spiegazione di De Stefani – alimenta pericolosamente i timori sui margini operativi delle imprese e le tasche dei cittadini, mettendo a rischio un sano ed equilibrato sviluppo della mobilità elettrica”.
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