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Mercato auto: a marzo calo del 18,8% di immatricolazioni in Europa
Il mercato auto ha registrato una flessione del 18,8 per cento in Europa a marzo, confermando l’aggravarsi della crisi.
L’industria europea delle quattro ruote segnala un nuovo peggioramento. Stando alle rilevazioni dell’Acea, durante il mese di marzo si sono immatricolate 1.127.077 vetture nell’area costituita da Paesi Ue, Efta e Regno Unito. In confronto a dodici mesi fa si parla di un calo del 18,8 per cento. La flessione del mercato auto è quasi quattro volte superiore al meno 5,4 per cento registrato a febbraio e di gran lunga maggiore al meno 2,4 per cento di gennaio.
L’acutizzarsi della crisi è giustificato da un paio di specifici fattori, causa dei problemi avvertiti nell’approvvigionamento di prodotti, sempre più preoccupanti. Difatti, l’associazione pone l’accento sullo svolgimento della regolare attività produttiva, dettata dalle “continue interruzioni della catena delle forniture“, aggravate dalle conseguenze del conflitto in Ucraina.
Il tracollo della domanda è percepibile soprattutto nella zona Ue, dove i volumi (844.187) sono scesi del 20,5 per cento a marzo, e nei c.d. “major market”: meno 19,5 per cento in Francia, meno 17,5 per cento in Germania, meno 29,7 per cento in Italia, meno 14,3 per cento nel Regno Unito, meno 30,2 per cento in Spagna. Riguardo al 1° trimestre, le immatricolazioni complessive hanno subito una contrazione del 10,6 per cento a 2.753.256 unità, con la Francia in discesa del 17,3 per cento, la Germania del 4,6 per cento, l’Italia del 24,4 per cento, il Regno Unito dell’1,9 per cento e della Spagna dell’11,6 per cento.
Stellantis conferma la seconda piazza
Nella graduatoria dei maggiori gruppi automotive, Stellantis conferma il secondo posto dietro a Volkswagen. Nonostante il segno negativo per ciascuno dei suoi marchi (fatta eccezione per la DS), il conglomerato italo francese ha conservato la posizione, con 203.515 veicoli registrati a marzo, il 30,3 per cento in meno in confronto a marzo 2021. Nel dettaglio, l’Alfa Romeo ha chiuso a meno 26,2 per cento, Citroen a meno 30,5 per cento, DS a più 22,3 per cento, Fiat a meno 32,8 per cento, Jeep a meno 36,2, Lancia a meno 29,1 per cento, Maserati a meno 30,2 per cento, Opel a meno 28,7 per cento, Peugeot a meno 31,3 per cento.
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