News
Mercato auto Europa: si aggrava la crisi ad aprile
Peggiora la crisi del mercato auto europeo nel mese di aprile. Tra i principali mercati la flessione peggiore è proprio quella dell’Italia.
La crisi del mercato auto europeo continua a peggiorare. Stando ai dati dell’Acea, nell’area formata dai Paesi Ue, Efta e Regno Unito si sono immatricolate 830.447 vetture ad aprile, per un calo del 20,2% rispetto allo stesso mese del 2021, una percentuale superiore a quanto registrato negli scorsi mesi.
Il trend della domanda segna, infatti, un incremento progressivo dei tassi di contrazione: meno 2,4 per cento a gennaio, meno 5,4 per cento a febbraio e meno 18,8 per cento a marzo. L’Acea imputa tale andamento negativo all’impatto dei continui blocchi produttivi della catena di approvvigionamento e, dunque, della disponibilità di prodotto. Inoltre, non bisogna sottostimare gli effetti delle tensioni geopolitiche e del conflitto in Ucraina sulla fiducia dei consumatori e la situazione economica del Vecchio Continente.
Senza tener conto del 2020, falcidiato dalla prima ondata pandemica, il mese di aprile 2022 segna il minimo storico di volumi da quando è iniziata la raccolta dei dati. Ciò attesta come la crisi della domanda del mercato auto sia alquanto pesante in certe zone dell’Europa.
Con appena 684.506 esemplari e un meno 20,6 per cento, l’Unione è andata peggiore del Regno Unito (meno 15,8 per cento), ma meglio dei Paesi Efta (meno 25,6 per cento). Tra i major markets è l’Italia a mostrare il rendimento peggiore, pari a un meno 33 per cento. Seguono, nell’ordine, la Francia (meno 22,6 per cento), la Germania (meno 21,5 per cento) e la Spagna (meno 12,1 per cento).
Stellantis in seconda posizione
Quanto al primo quadrimestre, le immatricolazioni complessive segnano un flessione del 13 per cento a 3.583.587 unità, con l’Italia in caduta libera (meno 26,5 per cento), seguita da Francia (meno 18,6 per cento), Spagna (meno 11,8 per cento), Germania (meno 9 per cento) e Regno Unito (meno 5,4 per cento).
Nella graduatoria delle principali società attive nel comparto dei motori, Stellantis conferma la seconda posizione dietro al gruppo Volkswagen. Il conglomerato nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot ha chiuso a 155.861 veicoli, il 31 per cento in meno rispetto a un anno fa. Gli unici segni positivi sono della DS (più 17,7 per cento) e dell’Alfa Romeo (più 6,1 per cento).
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM