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Mercato auto 2021: annus horribilis per l’Italia
Si chiude nel peggiore dei modi il mercato auto 2021 per l’Italia, a “coronamento” di un secondo semestre di estrema difficoltà.
Il mercato auto in Italia chiude con pessimi risultati il 2021. Se lo scorso anno è stato fortemente penalizzato dalle conseguenze del Coronavirus, in questa occasione hanno pesato diversi fattori, principalmente la scarsità dei prodotti, dati i conclamati problemi di approvvigionamento. Ad attestarlo le rilevazioni del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili: nel 2020 le immatricolazioni si sono attestate a 1.457.952 unità. Per quanto in leggere rialzo (+5,51%) rispetto a dodici mesi fa, i valori rimangono inferiori di quasi un quarto in confronto al 2019. Si tratta di oltre 500 mila vetture perse per Costruttori e concessionarie e in generale per un’industria che, nel primo decennio del secolo, immatricolava 2 milioni di veicoli in media.
Sull’andamento ha inciso soprattutto il crollo in estate e autunno. Da luglio, le immatricolazioni hanno avuto un brusco declino, che ha portato la crescita del cumulato annuo a più che dimezzarsi. Evidentemente penalizzata dall’incertezza legata allo stanziamento o meno degli incentivi alla rottamazione, dicembre ha pressoché confermato il trend del recente periodo: le immatricolazioni, pari a 86.769, risultano in flessione del 27,5% rispetto allo stesso mese del 2020 e di quasi il 38% su dicembre 2019.
Lo sconcerto di Unrae
“L’Unrae ribadisce il forte sconcerto per la decisione delle istituzioni di non assegnare nella Legge di Bilancio le risorse economiche necessarie per incentivare il mercato dell’auto con un piano triennale”, commenta il presidente dell’associazione Michele Crisci. “L’assenza di una strategia almeno di medio periodo, con un piano di interventi organico farà ricadere i costi economici della transizione sui consumatori e i costi sociali sui lavoratori di un comparto che genera un fatturato commisurabile al 20% del Pil.
Di fronte al segnale scoraggiante di una Legge di Bilancio priva di attenzione verso un settore fondamentale della transizione ecologica l’Unrae sostiene la necessità urgente di istituire un tavolo di lavoro che definisca una strategia volta a incentivare la diffusione di vetture di ultima generazione, accelerare il rinnovo del parco circolante, promuovere le infrastrutture di ricarica e varare la riforma fiscale del settore”.
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