News
Matteo Salvini critica il divieto UE su motori diesel e benzina
Intervento di Matteo Salvini al Salone Auto Torino 2024: tra sostenibilità ambientale e sfide del mercato automobilistico.
Durante la conferenza stampa al Salone Auto Torino 2024, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha rilanciato la discussione sul divieto imposto dall’Europa ai motori a benzina e diesel previsto per il 2035. Questo tema continua a essere fonte di dibattito tra i membri del Governo italiano, evidenziando una forte resistenza alle normative che promuovono l’esclusività del motore elettrico.
L’opposizione al monocultura elettrica
Salvini ha espresso preoccupazione per quella che definisce una “follia” e un “furore ideologico” che potrebbe penalizzare interi settori industriali italiani. “Voglio essere fiducioso e sperare che chiunque rappresenti l’Italia in Europa possa riconsiderare questa direzione unilaterale“, ha dichiarato il ministro, sottolineando l’importanza di una strategia più inclusiva che consideri diverse fonti di energia, come l’idrogeno, attualmente non competitivo sul mercato.
Il ministro ha evidenziato il lavoro del suo ministero per promuovere una “vera sostenibilità ambientale“ che non escluda a priori le motorizzazioni tradizionali. Salvini ha ricordato come l’Italia, insieme ad altri Paesi europei come la Germania, stia promuovendo l’inclusione dei biocarburanti tra le soluzioni valide post-2035. Questi sforzi mirano a mantenere viva l’industria dei motori a scoppio, aggiungendo nuove alleanze a sostegno di questa causa.
Critiche all’ecobonus e prospettive future
Il tema degli incentivi è stato un altro punto focale dell’intervento di Salvini. Il ministro ha criticato l’attuale sistema di ecobonus, che favorisce l’acquisto di veicoli elettrici, la maggior parte dei quali non sono prodotti in Italia ma in Cina. “Che senso ha investire un miliardo di euro in bonus auto se questi fondi finiscono principalmente all’estero?“, ha chiesto Salvini, evidenziando il rischio di una “demolizione assistita” dell’industria automobilistica nazionale.
Per il futuro, il Governo considera una revisione dell’ecobonus per il 2024, con una possibile riorientazione degli incentivi verso il sostegno diretto all’industria automobilistica italiana, mirando a rafforzare la produzione interna piuttosto che il semplice consumo.
Clicca qui per iscriverti al nostro canale Telegram
Clicca qui per mettere "mi piace" alla nostra pagina Facebook
Riproduzione riservata © - MM