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La ricarica wireless in auto rovina le batterie

Le stazioni di ricarica wireless per smartphone in auto sono sempre più diffuse, ma quali sono i pro e i contro di questa tecnologia? Scopriamolo.
Negli ultimi anni, molte auto di fascia alta sono state equipaggiate con stazioni di ricarica wireless integrate, offrendo una soluzione pratica per chi utilizza Apple CarPlay o Android Auto. L’assenza di cavi ingombranti riduce l’usura delle porte di ricarica e migliora l’esperienza d’uso. Tuttavia, questa tecnologia presenta alcuni svantaggi, tra cui il surriscaldamento del dispositivo e un’efficienza energetica inferiore rispetto alla ricarica via cavo.
Come funziona la ricarica wireless?
La ricarica a induzione sfrutta un campo elettromagnetico per trasferire energia dalla base di ricarica allo smartphone. Sebbene questa tecnologia elimini la necessità di cavi, presenta un effetto collaterale significativo: la generazione di calore eccessivo.
- Con un caricatore cablato, la batteria dello smartphone resta generalmente sotto i 30°C.
- Con la ricarica wireless, la temperatura può superare questa soglia per lunghi periodi, aumentando l’usura della batteria.
L’impatto sul consumo della batteria
Uno dei problemi principali della ricarica wireless riguarda il doppio consumo energetico. Quando lo smartphone è collegato a un caricatore cablato, l’energia necessaria al funzionamento proviene direttamente dall’alimentatore. Con la ricarica a induzione, invece, il telefono continua a prelevare energia dalla batteria interna, accelerando l’invecchiamento della cella.
Inoltre, questa tecnologia è meno efficiente rispetto alla ricarica con cavo:
- Gli standard Qi attuali offrono una potenza massima di 15 W.
- I caricabatterie via cavo più avanzati arrivano fino a 150 W, garantendo tempi di ricarica molto più rapidi.
A livello di consumo energetico, la ricarica wireless disperde circa il 50% di energia in più sotto forma di calore, rendendola meno sostenibile.
Limiti pratici della ricarica a induzione in auto
Oltre all’efficienza, ci sono alcune limitazioni pratiche:
- Posizione fissa: il telefono deve rimanere sulla base di ricarica, rendendolo meno accessibile durante la guida.
- Compatibilità limitata: molti veicoli non supportano ancora Apple CarPlay e Android Auto in modalità wireless, costringendo gli utenti a collegare comunque il telefono con un cavo per sfruttare tutte le funzioni dell’infotainment.

Praticità contro criticità
La ricarica wireless in auto rappresenta una soluzione pratica per eliminare i cavi, ma presenta alcune criticità legate a surriscaldamento, efficienza e compatibilità. Se da un lato offre comodità, dall’altro rallenta la ricarica, consuma più energia e può ridurre la durata della batteria. Per chi cerca prestazioni ottimali e maggiore longevità per il proprio smartphone, la ricarica via cavo resta ancora l’opzione più efficace.
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